Rapinarono l'ufficio postale di via Vaccari, individuati dalla polizia
La Squadra Mobile di Modena è riuscita a risalire ai nomi degli esecutori materiali del colpo e della successiva tentata rapina in banca dello scorso 19 settembre grazie allo scooter utilizzato dai malviventi
Sono stati individuati gli uomini ritenuti responsabili di due rapine consumate a Modena, in un ufficio postale ed in un istituto di credito, il 19 settembre dello scorso anno. Questa la ricostruzione dei fatti: poco prima delle nove, due soggetti, con marcato accento campano, hanno rapinato l’ufficio postale di via Vaccari, dal quale sono usciti con circa 3mila euro e successivamente hanno tentato una seconda rapina presso la filiale della Banca Popolare dell’Emilia Romagna di via Giardini dalla quale grazie al sistema di protezione denominato “cash guardian”, non hanno consumato il proposito. I due malviventi, al termine della seconda rapina si sono, poi, dileguati lasciando perdere le proprie tracce.
INDAGINI - Le indagini, avviate dagli operatori della Squadra Mobile si sono concentrate su uno scooter di colore bianco con sella marrone utilizzato dai malviventi e di proprietà di un pregiudicato modenese il quale, dopo quattro giorni dalla consumazione dei due reati, ne ha denunciato il furto. È emerso che il soggetto in questione aveva frequenti contatti con un uomo originario di Mugnano di Napoli (Na). È stato, poi, accertato, che anche l’altro complice aveva frequenti rapporti con soggetti di origine campana, pregiudicati per reati specifici. Attraverso l’utilizzo di sistemi tecnico-investigativi, si è giunti alla individuazione dei due esecutori materiali delle rapine, entrambi pluripregiudicati ed uno dei quali latitante, poiché destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Camerino sempre per analogo reato.
CUSTODIA CAUTELARE - Cinque, in totale, i provvedimenti cautelari emessi dal Tribunale di Modena. Oltre ai due a carico degli autori materiali ne sono stati emessi altri tre nei confronti di un napoletano, un palermitano e un modenese che, a vario titolo, hanno fornito un contributo nel commettere tali rapine. Le indagini si sono concluse con la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per uno dei soggetti esecutori materiali, due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con applicazione di braccialetti elettronici, mentre per altri due indagati è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
