Rapine in sala giochi, arrestato il terzo uomo della "banda dei disoccupati"

Si erano qualificati come una banda di disoccupati, di soggetti che, costretti dalla crisi, si erano messi a rapinare sale giochi e supermercati a Modena, Formigine e Castellarano (Reggio Emilia). Le identità accertate dei componenti del sodalizio criminale erano riconducibili a quelle di F. A., operaio 31enne sassolese, e di L. A., 47enne anch'egli operaio. Ma le rapine loro contestate hanno sempre visto la partecipazione di un terzo uomo che, a distanza di alcuni mesi dall'arresto dei due uomini sopracitati, è stato assicurato alla giustizia dai carabinieri nella mattinata odierna: si tratta dell'avellinese F. G., manovale 47enne da tempo residente nel Sassolese. A incastrarlo non ci sono solo i tabulati telefonici che confermano le numerose chiamate con gli altri due complici, ma anche l'utilizzo della sua automobile, una Volkswagen Passat station wagon, durante le rapine. Il veicolo, infatti, è stato riconosciuto dal titolare dell'ultimo esercizio rapinato dalla banda lo scorso maggio, la sala giochi Playslot di Ubersetto di Formigine. L'uomo si vide puntare addosso una pistola da F. A. che, incitato a sparare dai suoi compagni, ha esploso un colpo che, fortunatamente, non ha raggiunto l'esercente.

Stamane, gli uomini dell'Arma hanno eseguito due ordini di custodia cautelare in carcere: uno nei confronti del terzo uomo, uno verso il complice albanese, in precedenza scarcerato e sottoposto solamente ad obbligo di firma. Entrambi si trovano detenuti presso la casa circondariale Sant'Anna, così come il 31enne F. A. L'accusa è di tentato omicidio in concorso, rapina aggravata e detenzione illegale di armi. Ora come ora, i militari stanno indagando su un totale di sei rapine, ma al "palmares" della banda potrebbero aggiungersi altri due assalti perpetrati sempre a Sassuolo con dinamica molto simile a quelli commessi nel periodi di attività del gruppo tra i mesi di gennaio e maggio 2013.