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Cronaca San Faustino / Via Giuseppe Zarlati

Via Zarlati, in arrivo lo sgombero del centro sociale Guernica

La finanziaria proprietaria dello stabile ha inoltrato denuncia penale: Forze dell'Ordine e autorità giudiziaria decideranno il da farsi. L'annuncio dato stamattina in occasione della conferenza stampa di fine anno della Prefettura

Calano i reati, aumentano i furti, garantito l'ordine pubblico nonostante le poche risorse e le tensioni scaturite dai convegni prima di Forza Nuova a Sassuolo e poi della Fiamma Tricolore a Modena. Quattro i quartieri dove vengono denunciati il maggior numero di reati: Crocetta, Buon Pastore, Centro e Madonnina. Questa in estrema sintesi la relazione presentata stamattina nella conferenza stampa congiunta di fine anno con il Prefetto Benedetto Basile, il Questore Giovanni Pinto, il Comandante dei Carabinieri Salvatore Iannizzotto e il Comandante della Guardia di Finanza Michele Pallini.

GUERNICA - Il padrone di casa, il Prefetto Basile, ha voluto subito mettere in chiaro chi quest'anno non si è comportato proprio bene, soprattutto in occasione del convegno della Fiamma Tricolore: "Si è trattato di un incontro a porte chiuse a invito di persone che noi conosciamo che volevano parlare delle loro cose - ha ricordato il Prefetto - La situazione è degenerata per l'attacco violento portato da alcuni manifestanti che volevano entrare nell'aula del convegno, l'Hotel Europa, per causare disordini. Ovviamente tutte queste persone sono state tutte fermate sul posto. Qualcuno dei dimostranti è rimasto contuso negli scontri, ma si trattava di scalmanati che prima avevano dato dimostrazione delle loro appartenenze politiche a Roma (il 15 ottobre, ndr) dove hanno tentato di assassinare vigliaccamente due Carabinieri: siamo alla presenza di criminali veri e propri". Il Questore Giovanni Pinto si è poi espresso sul Guernica e l'occupazione di uno stabile in via Zarlatti: "L'edificio è di proprietà di una finanziaria - ha detto il Questore - Quando matureranno le condizioni scatterà sgombero, stiamo tenendo sotto controllo la zona perché a tutti gli effetti si tratta di un luogo di aggregazione che accoglie anche dei minori. In ogni caso, è stata recepita la denuncia penale, Forze di Polizia e autorità giudiziaria valuteranno come intervenire". Ma per il Questore stesso, il nodo Guernica non è assolutamente prioritario: "Abbiamo problemi ben più importanti - ha chiarito Pinto - Aumentano i furti in abitazione e aumentano i furti di generi alimentari, cosa molto preoccupante che rappresenta il segnale di una crisi sempre più grave".

REATI - Nella provincia è stato fatto registrare un calo del 6,87% dei delitti, mentre i furti sono aumentati del 7,48% rispetto al 2010, con un notevole incremento di quelli nelle abitazioni (+24,87%) e sulle auto in sosta (+13,82%). Diminuiscono i furti di auto (-25,45%) e quelli negli esercizi commerciali (-11,31%). In crescita le rapine (+7,22%): i bersagli più colpiti sono gli uffici postali, le banche e le abitazioni. In lieve calo, invece, le violenze sessuali denunciate che passano dalle 44 del 2010 alle 39 di quest'anno. Diminuisce il numero delle vittime maschili (tre casi rispetto ai 13 del 2010), mentre cresce in proporzione la percentuale di donne (+16,13%). Giù anche le truffe e le frodi informatiche (-26,24%), e le lesioni dolose (-6,73%). Il calo delle estorsioni (da 25 nel 2010 alle 20 di quest'anno) e dell'usura (da tre a uno) non soddisfa del tutto il Prefetto Basile: "Purtroppo sono ancora tanti gli imprenditori che denunciano - sottolinea - E questo fenomeno è quasi sempre legato alla criminalità organizzata che è passata da un radicamento di primo livello di radicamento con violenza e minacce a un secondo basato su meccanismi più raffinati tipici del riciclaggio nel campo dell'imprenditoria. Non è nuova qui la presenza di personaggi legati ai Casalesi e la 'Ndrangheta".

STATISTICHE - Nella provincia di Modena, quest'anno, si sono verificati cinque omicidi volontari, contro i
sei dell'anno scorso. Sul fronte del lavoro nero, sono state ispezionate 1.543 attività, di cui ben 450 sono risultate irregolari, con sanzioni per 930 mila euro, e un recupero di contributi evasi per un importo di circa 3,7 milioni di euro. Continua a crescere l'immigrazione: gli stranieri residenti nella provincia di Modena sono 93 mila, cioè il 13,2% della popolazione. "Come valori assoluti - ha commentato il Questore Giovanni Pinto - Dopo Brescia e Prato ci siamo noi e sulla popolazione totale c'è un 13% di immigrati. Se qui a Modena gli stranieri sono più che altro concentrati nei lavori 'sporchi' che gli italiani non vogliono più fare come le badanti o gli stagionali dell'agricoltura, nel bresciano gli immigrati vengono maggiormente impiegati nel campo dei semilavorati come tornitori". Per quanto attiene alla clandestinità, nel 2011 sono state effettuate 339 espulsioni, 223 ordini al questore e 348 rimpatri. I ricongiungimenti famigliari rilasciati ammontano a circa 1.200. Particolarmente delicata, invece, è stata la situazione nel Cie, dove nel 2011 sono transitati ben 535 clandestini, di cui 348 accompagnati alla frontiera.

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