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Cronaca Nonantola

Recupero aree urbane: la Regione premia il Comune di Nonantola

Nonantola rientra nei 19 comuni che hanno vinto il bando regionale che stanza un milione di euro per sostenere il recupero di aree urbane degradate o dismesse mediante concorso di architettura

Il comune di Nonantola rientra nei 19 comuni che hanno vinto il bando regionale che stanzia un milione di euro per sostenere, attraverso lo strumento del concorso di architettura, il recupero di aree degradate o dismesse del tessuto urbano, con una particolare attenzione all’ambiente e alla qualità dello spazio pubblico, alla rigenerazione del patrimonio abitativo esistente e alla dotazione di servizi. A Nonantola con un contributo di 70 mila euro viene finanziato un concorso di architettura per il progetto “Una nuova viabilità per il centro di Nonantola”.

PROGETTO - La proposta del Comune di Nonantola ripensa il centro in maniera integrata tramite un progetto urbano capace di offrire una nuova visione strategica della città e di superare alcune criticità riconosciute dai cittadini (scarsa integrazione tra luoghi e funzioni della città,scarsa valorizzazione del patrimonio storico-culturale, perdita di attrattività delle attività commerciali del centro, insieme ad esigenze di fruizione dello spazio collettivo e di una mobilità dolce). Le proposte inviate alla Regione sono state 105. Un nucleo di valutazione ha selezionato gli interventi di recupero ritenuti più idonei in base a parametri di qualità architettonica, urbana, ma anche paesaggistica, sociale e ambientale. Ora saranno proprio i Comuni a dover bandire già nei primi mesi del 2012, i relativi concorsi di architettura, potendo contare su un contributo della Regione sia per quanto riguarda il concorso stesso, che per la successiva realizzazione dell’opera. Per quest’ultimo aspetto la Regione ha stanziato 5,5 milioni di euro per il 2012. Con questo bando la Regione Emilia-Romagna è tornata a investire sul concorso d’architettura, uno strumento ancora troppo poco utilizzato in Italia, che invece può rivelarsi molto utile per promuovere e innalzare il livello del confronto sui temi della qualità urbana. In questo modo si potrà contribuire alla progettazione di città più sostenibili da un punto di vista ambientale, ma anche sociale. Città più vivibili, più accoglienti, più sicure, in cui la qualità dello spazio pubblico diventi essa stessa strumento di contrasto all’esclusione e all’emarginazione.

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