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Cronaca Mirandola

Sisma e sospetti, la Regione ribadisce: “Nessuna correlazione con le trivelle”

Area del Cavone ancora sotto accusa. L'assessore Costi: "Ad oggi nessuna nuova trivellazione attivata nell'area del sisma. Siamo rispettosi delle indicazioni scientifiche e del principio di precauzione"

Puntuale come ogni scossa nella Bassa modenese arrivano anche le polemiche sulle trivellazioni. E al centro dei sospetti finisce sempre l'area del Cavone, i pozzi-laboratorio nei pressi di Mirandola. Anche questa occasione – la scossa del 20 ottobre scorso – ha riaperto il dibattito e consigliato alla Regione di intervenire per fugare i dubbi. O quantomeno per provarci.

“Capisco, ed è più che comprensibile che sia così, che nelle aree colpite dal sisma del 2012 ci sia grande attenzione su tutto ciò che riguarda il territorio, il suolo, l’uso delle risorse naturali – spiega l'assessore Palma Costi - Stiamo però ai fatti ed ai risultati scientifici”.

“Dopo il sisma – spiega Costi – l'allora Commissario Errani e l'allora Capo della Protesione Civile Gabrielli costituirono una apposita Commissione (Ichese) per verificare eventuali connessioni tra estrazioni ed eventi sismici. Per motivi precauzionali furono sospese tutte le nuove concessioni, mentre è rimasto attivo il Cavone, unico già in funzione dagli anni ’80. E proprio il monitoraggio effettuato su questo sito ha dimostrato che non c’è nessun rapporto di causa-effetto tra le attività svolte al Cavone e il terremoto 2012. Tutto ciò  ha concluso il procedimento di verifica scientifica attuato dalla Commissione Ichese, che ha escluso, in via definitiva, qualsiasi correlazione tra terremoto e attività estrattive”. 

“Solo dopo aver avuto queste certezze scientifiche, la Regione – aggiunge l’assessore Costi – ha revocato la sospensione delle nuove attività estrattive. Pertanto ad oggi non è stata autorizzata alcuna nuova attività di trivellazione, ed è assurdo individuare questo come causa delle scosse dei giorni scorsi. E proprio perché ci atteniamo ai dati scientifici e al principio di precauzione che le prossime autorizzazioni saranno date solo previa assoluta garanzia in materia di sicurezza, controllo, monitoraggio, difesa dell'ambiente e trasparenza, come da accordo siglato con il MIse. Ricordo anche che abbiamo ribadito il nostro no alle tecniche di estrazione ad alta pressione - il cosiddetto fracking - e al progetto di stoccaggio gas di Rivara”.

“Per questo – conclude l’Assessore – vorrei davvero rassicurare sul fatto che nessuno sta facendo o autorizzando nulla che non sia nell’ambito delle rigide regole dettate dalla scienza: lo abbiamo sempre detto e lo confermo anche oggi. La sfida vera è la prevenzione, è costruire edifici con criteri antisismici. Perché le nostre zone sono sismiche (e su questo non possiamo farci nulla) per effetto – non da oggi, ovviamente – della convergenza della placca euroasiatica e di quella africana”.

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