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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Piazza della Torre

Ghirlandina, dal restauro riemergono leoni e danzatori

Tornano alla luce le raffigurazioni sui capitelli dei Maestri Campionesi al piano dei Torresani. Riemergono anche incisioni nascoste per lungo tempo e dimenticate

Riemergono leoni rampanti, musicisti, giudici e danzatori sui capitelli dei Maestri Campionesi al piano dei Torresani all’interno della Ghirlandina. Ma anche incisioni raffiguranti pesci sulle colonne, rimaste nascoste per lungo tempo e dimenticate. Sono in fase avanzata i lavori di restauro del piano panoramico della Torre Ghirlandina, simbolo di Modena e patrimonio dell’umanità Unesco insieme a piazza Grande e al Duomo. Le superfici dei capitelli e delle otto colonne che adornano l’ambiente prima erano coperte da uno strato di prodotti protettivi sintetici che avevano appiattito molto le superfici decorate e le avevano rese piuttosto scure. Grazie all’attività di pulitura le stesse stanno tornando alla luce, rendendo di nuovo visibili raffigurazioni e incisioni da tempo inaccessibili ai visitatori. Sulla Torre è inoltre stata installata la nuova segnaletica in linea con quella Unisco già presente su altri monumenti.

Gli interventi sono realizzati nell’ambito dei lavori avviati a inizio aprile, con termine previsto per fine luglio, volti a consentire l’apertura della Torre anche nel periodo invernale, che sarà possibile grazie al posizionamento di infissi mobili alle finestre del piano dei Torresani nel periodo da ottobre a marzo, così da impedire l’ingresso della pioggia e mantenere una temperatura meno fredda. All’interno della Ghirlandina è prevista la collocazione di elementi riscaldanti e la sostituzione con macchine più efficienti di quelli già presenti nella zona d’ingresso. È previsto inoltre il posizionamento di telecamere di sicurezza in diversi piani.

I lavori, effettuati senza incidere sulle aperture al pubblico della Ghirlandina (dal primo maggio a oggi sono stati quasi 8 mila gli accessi alla Torre), hanno previsto tra l’altro analisi chimiche, petrografiche e mineralogiche per determinare il tipo di pietra, il livello di degrado e la natura della pellicola che la ricopriva. La pulitura, tuttora in corso, è stata effettuata solo dopo un’adeguata campionatura e, in accordo con gli esperti della Soprintendenza alle Belle arti e Paesaggio per le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, viene  eseguita con diverse tecniche in modo selettivo e graduale per adattarsi al differente livello di degrado delle superfici. Tra le tecniche impiegate, oltre a impacchi con acqua deionizzata e acetone supportato in gel per la rimozione delle resine, anche il laser, già utilizzato per le sculture più importanti all’esterno della Torre.

Restauro capitelli Ghirlandina - Modena 24/06/2015

Degli otto capitelli dei Maestri Campionesi cinque sono ispirati al modello corinzio e tre sono figurati. In uno di questi ultimi, i corpi di quattro coppie di leoni rampanti che a due a due si fondono in un’unica testa sui risvolti angolari, negli altri due sono presenti figure umane riunite con intenzione narrativa. In particolare, il capitello sulla parete a est è detto “di Re Davide” e presenta musicisti e danzatori con lineamenti che ricordano molto da vicino le sculture angolari poste alla terza cornice marcapiano. L’altro capitello, posto sul lato sud, è detto “dei Giudici” e vi si possono distinguere il giudice giusto e il giudice corrotto.

Sulla colonna che regge il capitello “dei Giudici”, che è di reimpiego come la maggior parte del materiale da costruzione della Torre e del Duomo, di origine romana, con la pulitura sono state riportate in vista alcune incisioni raffiguranti quattro pesci, di cui due visibili interamente e due in parte cancellati dalla bocciardatura eseguita sulla pietra probabilmente durante le operazioni di reimpiego.

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