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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Vignola / Piazza dei Contrari

Rocca di Vignola, la Torre del Pennello riscopre gli antichi fasti

Dopo anni di restauri arriva finalmente l'inaugurazione della torre del Pennello che avrà luogo Sabato 5 Settembre e darà inizio ad una serie di iniziative collaterali, insieme alla presentazione del progetto Tracce in luce

Sabato 5 settembre la Fondazione di Vignola, proprietaria della rocca di Vignola, inaugurerà il progetto di consolidamento antisismico, restauro e conservazione della torre del Pennello, chiamato Tutti i colori del pennello. L’intervento, reso necessario in seguito ai terremoti del 2012, ha ottenuto il patrocinio del Segretariato regionale del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo per l’Emilia Romagna ed è stato finanziato dalla Fondazione di Vignola con il contributo di Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Gruppo Hera, CMS e Toschi.

All’inaugurazione di Tutti i colori del Pennello saranno presenti Valerio Massimo Manfredi, Presidente della Fondazione di Vignola, Gian Carlo Muzzarelli, Presidente della Provincia di Modena e Mauro Smeraldi, Presidente dell’Unione Terre di Castelli e Sindaco di Vignola. Dopo il saluto delle Autorità, alle ore 17.30 inizierà il dibattito Patrimonio culturale: innovazione nella tradizione con il Capo servizio cultura de il Sole 24 Ore Marco Carminati in veste di moderatore e Philippe Daverio, critico e storico dell’arte. Interverranno inoltre Carla di Francesco del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e la restauratrice Natalia Gurgone, responsabile del progetto Tracce in luce.

Numerosi i professionisti che si sono avvicendati, a partire dalla primavera del 2014, nei lavori di consolidamento e restauro conservativo della torre del Pennello. Il piano di restauro è stato diretto dall’Arch. Vincenzo Vandelli, che si è occupato degli aspetti architettonici, mentre all’Ing. Roberto Luppi è stata affidata la progettazione strutturale. Il piano preliminare di conservazione e restauro dei dipinti, che nel Quattrocento decoravano con un fregio continuo le pareti esterne della Rocca e delle torri, è stato predisposto dai restauratori Natalia Gurgone ed Ermanno Carbonara. La Ditta Candini Arte ne ha poi curato la realizzazione.

Restauro Torre del Pennello - Vignola 5/09/2015

Il fatto che le originarie decorazioni esterne si siano conservate fino ad oggi, seppure in forma di frammenti, fa della rocca di Vignola un “unicum” e una testimonianza preziosa di un aspetto poco noto del nostro Medioevo: l’esistenza sugli edifici più importanti di uno “spazio pubblico dipinto” non tanto per assecondare una preoccupazione di tipo estetico, quella cioè di nobilitare l’umile cotto, quanto per trasmettere il prestigio dei nobili Contrari di Ferrara, feudatari di Vignola, attraverso motivi e colori araldici.

UNA SETTIMANA DI EVENTI ALLA ROCCA - IL PROGRAMMA

“Per definire con precisione questo intervento sugli affreschi, è necessario parlare di restauro conservativo – sottolinea l’architetto Vincenzo Vandelli, Direttore dei Lavori di restauro – perché i frammenti delle decorazioni originarie sono stati studiati, consolidati e messi in sicurezza recuperando buona parte della leggibilità: sarà quindi una “Rocca dipinta” quella che si troveranno davanti i visitatori, anche se le antiche decorazioni torneranno a rivivere nel loro antico splendore grazie alla tecnologia e al progetto Tracce in luce”.

Le decorazioni originarie quattrocentesche verranno mostrate al pubblico attraverso una nuova forma di comunicazione e divulgazione scientifica: grazie ad una videoproiezione architetturale gli affreschi saranno proiettati direttamente sulle pareti esterne della torre del Pennello, dove si trovavano nell’antichità. Il progetto Tracce in luce è stato messo a punto da Natalia Gurgone con la collaborazione di Achille Lodovisi per le ricerche storico archivistiche e iconologiche.

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