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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Docente Unimore nell'inchiesta sulla corruzione, il Rettore chiede le carte

Anche l'Università resta spiazzata dalle decisioni del Tribunale di Firenze. Il Dipartimento di Giurisprudenza si sta attivando per non proseguire l'attività didattica di Diritto Tributario

In relazione alle notizie riguardanti l’inchiesta giudiziaria sulle procedure di abilitazione scientifica nazionale in Diritto tributario ed al coinvolgimento - e all'interdizione dall'attività di insegnamento - della professoressa Maria Cecilia Fregni, ordinario di Diritto tributario presso il Dipartimento di Giurisprudenza, anche Unimore vuole vederci chiaro.

Il Magnifico Rettore prof. Angelo O. Andrisano ha richiesto al GIP di Firenze copia del provvedimento di interdizione dai pubblici uffici adottato nei confronti della docente modenese al fine di conoscere l’esatto contenuto della disposizione e di poterne dare corretta esecuzione, garantendo con ciò sia l’accertamento della verità, sia il pieno esercizio di difesa. 

Il video con le dichiarazioni del Rettore

"Consapevole che questa situazione creerà qualche inevitabile disagio alla popolazione studentesca, si conferma la volontà di adoperarsi per mantenere la necessaria continuità didattica", specifica in una nota il Rettore.

Sul caso è intrevenuto anche il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, prof. Luigi Foffani, che ha espresso "personale vicinanza" alla collega Maria Cecilia Fregni. "Il Dipartimento di Giurisprudenza ha avuto modo di conoscere e apprezzare nel corso degli anni le qualità umane e professionali della prof.ssa Fregni e le riconosce una costante ed irreprensibile correttezza di comportamento nei confronti dell’istituzione universitaria, dei colleghi e degli studenti. La collega Fregni è profondamente amareggiata da quanto accaduto e vive con estremo dolore questo forzato distacco dalla didattica e dagli studenti, con i quali ha coltivato in tanti anni di attività una relazione particolarmente intensa e proficua. Confido vivamente – certo di esprimere con queste parole il sentimento comune di tutti i colleghi del Dipartimento - che lo sviluppo dell’inchiesta ed il lavoro della magistratura conducano a ridimensionare la reale portata delle circostanze ed affermazioni riportate dalla stampa, restituendo al più presto possibile la prof.ssa Fregni alla vita universitaria ed all’attività didattica, istituzionale e di ricerca del nostro Dipartimento - ha sottolineato Foffani - Ci impegnamo inoltre come Dipartimento a far sì che le conseguenze del provvedimento della magistratura abbiano a ripercuotersi il meno possibile sulla regolarità e continuità dell’attività didattica, nell’interesse primario dei nostri studenti".

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