rotate-mobile
Cronaca Sassuolo

Presunta aggressione a Sassuolo, due degli agenti sospesi potranno tornare al lavoro

Lo ha deciso il tribunale del Riesame, che ha revocato la misura cautelare per due dei quattro vigili coinvolti nella presunta aggressione all'Ospedale di Sassuolo, sulla quale la Procura indaga con l'ipotesi del reato di tortura

Almeno sulla carta, i due Agenti della Polizia di Sassuolo indagati per l'ipotesi di tortura a seguito di un fatto verificatosi presso l'ospedale cittadino nell'ottobre di due anni fa potranno rientrare al lavoro e riprendere le regolari attività. Tutto questo fatte salve altre valutazioni da parte del Comando stesso, che dovrà valutare l'opportunità delle proprie decisioni. Lo hanno deciso i giudici del Tribunale del Riesame, che erano stati chiamati a valutare il ricorso promosso da due dei quattro indagati (i due Agenti) attraverso i rispettivi legali.

Il Tribunale ha quindi accolto il ricorso, annullando la misura cautelare dell'interdizione ai pubblici uffici emessa a metà febbraio da Tribunale di Modena.

Un caso che aveva scosso l'opinione pubblica sassolese. Quattro membri della Polizia Locale, due agenti e due assistenti, sono infatti indagati per il reato di tortura, ipotesi che i Magistrati hanno formulato a seguito di una presunta aggressione nei confronti di uno straniero ricoverato al Pronto Soccorso di Sassuolo.

La ricostruzione della Procura

I fatti cui si riferisce l'indagine sono avvenuti tra il 15 e il 16 ottobre 2021, come ricavato dalle relazioni redatte dal personale sanitario ed infermieristico di turno, i quattro indagati avrebbero ripetutamente aggredito un uomo di nazionalità marocchina trasportato presso il Pronto Soccorso dal personale del 118. L'uomo era stato soccorso e trasportato in ambulanza dalla Croce Rossa di Sassuolo dopo essere stato trovato in strada in stato confusionale ed a tratti assopito. Gli accertamenti sanitari effettuati immediatamente avevano evidenziato una grave crisi ipoglicemica, per la quale peraltro lo stesso uomo aveva effettuato un precedente accesso qualche mese prima, sempre all'ospedale sassolese.

Mentre erano in corso gli adempimenti connessi alla raccolta ed all'inserimento dei dati anagrafici ed anamnestici del paziente ed alla rilevazione dei suoi parametri vitali, erano giunti sul posto in modo del tutto inaspettato i quattro agenti della Locale. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, qui si sarebbe verificato il fattaccio: i quattro avrebbero iniziato ad inveire contro il paziente, immobilizzandolo con forza alla barella sulla quale era stato collocato incastrandogli le braccia tra le sponde, percuotendolo ripetutamente sul petto ed al capo. Uno di loro sarebbe salito addirittura con i piedi sul suo bacino del paziente allettato, mettendosi in posizione accovacciata, chiedendogli con insistenza se avesse assunto sostanze stupefacenti.

La difesa degli agenti

Due degli agenti sono difesi dall'avv. Barbara Tassi, la quale all'indomani delle misure cautelari aveva dichiarato in maniera molto netta: “I miei assistiti non hanno torturato nessuno, hanno effettuato un intervento di contenimento ordinario secondo il Protocollo in essere presso il Comando”.

Attraverso i loro legali, tutti e quattro gli uomini della Municipale si erano dichiarati estranei alle accuse, spiegando che la ricostruzione fornita dai sanitari non era attendibile e che si era trattato di un intervento ordinario, in cui l'uso della forza sarebbe stato legittimo. Il fatto per altro non era mai stato denunciato neppure dalal vittima, le cui condizioni di estrema debolezza non gli avrebbero permesso di ricordare con chiarezza quanto avveuto quella notte.

Resta dunque una zona grigia, con versioni non collimanti fornite circa lo stesso episodio. Chiaramente la decisione del Tribunale del Riesame gioca a favore degli indagati, seppur non si conoscano ancora le motivazioni dell'atto. Soltanto il proseguimento del percorso giudiziario potrà chiarire esattamente la vicenda.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Presunta aggressione a Sassuolo, due degli agenti sospesi potranno tornare al lavoro

ModenaToday è in caricamento