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Cronaca Nonantola

Torna al suo splendore l'Abbazia di Nonantola grazie al restauro post-sisma

Nella Basilica abbaziale di Nonantola a seguito del sisma del 2012 è stato avviato un restauro per salvaguardare il monumento e riconsegnarlo in sicurezza ai fedeli e ai visitatori. Il progetto si è concluso e potrà riaprire

Domenica 16 settembre riaprirà al culto la basilica abbaziale di Nonantola, concatterdrale dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola. Un evento atteso non solo dalla comunità nonantolana, ma dall’intera chiesa locale, che avrà come filo conduttore la parola “pietre”. Un importante momento per la comunità e per tutti i pellegrini e turisti che da sempre visitano una delle più antiche e belle abbazie al mondo. L'intervento ha previsto un investimento di 1 milione 678 mila euro.

L'ABBAZIA DI NONANTOLA RESTAURATA - IL VIDEO 

Il restauro

Gli interventi per la parte di ripristino post-sisma sono stati progettati e diretti dall’ing. Augusto Gambuzzi, affiancato per la parte architettonica dall’arch. Vincenzo Vandelli dello studio Progettisti Associati di Sassuolo. Il cantiere è stato affidato alla ditta CandiniArte di Castelfranco Emilia, mentre il restauro di una parte delle opere d’arte dell’abbazia è stato realizzato dalla ditta Ripresa Restauri di Modena. Il restauro delle superfici murarie, del protiro e del pavimento è stato eseguito dalla ditta CandiniArte su progetto dell’arch. Vandelli; mentre il nuovo impianto di illuminazione interno è stato progettato e coordinato dall’arch. Domenico Biondi dello studio Progettisti Associati di Sassuolo e realizzato dalla ditta Graf di Nonantola; i corpi illuminanti led, di ultima generazione, sono stati forniti dalla ditta Lucetrend-Quarta dimensione di Modena.

I lavori sono stati promossi e coordinati, per l’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, dall’Ufficio Ricostruzione post-sisma (per la parte strutturale) e dall’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici (per i restauri delle parti decorative e delle opere d’arte), e il primo intervento ha interessato la copertura ed è consistito nella sostituzione degli elementi ammalorati, nel collegamento delle capriate lignee alla muratura, nella realizzazione di un doppio assito sulle falde e nella ricostruzione del manto di copertura. Si è proceduto poi al consolidamento delle murature perimetrali e di facciata con l’adozione di tecniche innovative preventivamente sondate e saggiate. All’interno sono state collocate nuove catene di collegamento per rafforzare gli archi della navata centrale ed è stato consolidato e restaurato il paramento murario, compresi i bellissimi capitelli quattrocenteschi.

La riapertura e gli eventi correlati

Domenica 16 settembre riaprirà al culto la basilica abbaziale di Nonantola, concatterdrale dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola. Dopo i saluti istituzionali di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Federica Nannetti, sindaco di Nonantola, e Sabina Magrini, direttore del segretariato regionale del MIBAC, a partire dalle 16 alla Torre dei Modenesi, il cuore della giornata sarà la solenne concelebrazione eucaristica delle 17 nella rinnovata basilica abbaziale, presieduta da monsignor Erio Castellucci, arcivescovo abate di Modena-Nonantola, con altri vescovi e con il Capitolo abbaziale. La riapertura al culto sarà sottolineata in modo straordinario dall’avvio dell’Anno Santo Giubilare concesso da papa Francesco: all’inizio della celebrazione l’arcivescovo Castellucci aprirà la Porta Santa della basilica, che rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2019. A seguire verranno svelate le opere d’arte restaurate in occasione dei lavori di recupero della concattedrale. Al termine della celebrazione è prevista una visita guidata condotta dai progettisti e un rinfresco in via Marconi, offerto dai commercianti del paese.

La riapertura sarà valorizzata anche da alcuni eventi correlati, ad ingresso gratuito, che proseguiranno fino a sera: la proiezione di “Pietre Vive”, documentario realizzato da Stefano Caselli, Carlo Battelli e Fabio Fasulo, alle 19.30 nel giardino abbaziale, e dalle 21 nelle absidi della basilica “Petra lucis”, uno spettacolo di videomapping innovativo ed emozionale, che attraverso un linguaggio moderno intende metaforicamente far parlare le pietre, farle narrare la loro storia, ciò che hanno visto nel lungo scorrere del tempo per riconsegnare tutto all'uomo dei nostri tempi.  Per l’occasione il Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra rimarrà aperto dalle 15 alle 22 ad ingresso gratuito e al piano terra del palazzo abbaziale sarà possibile visitare la mostra fotografica “Dettagli d’Abbazia”, con immagini di Alessandro Orrea che, salendo sui ponteggi del cantiere durante le lavorazioni, ha potuto entrare in contatto da vicino con le pietre. 

L’ingresso in basilica per i fedeli sarà possibile dalle ore 16.30, accedendo soltanto dalla porta laterale lato nord. Per ragioni di sicurezza potranno entrare solo un numero limitato di fedeli (500), che potranno prendere posto nella parte inferiore delle navate e seguire la proiezione della celebrazione attraverso uno schermo. Nella parte superiore, quella del presbiterio, sarà possibile accedere solo con pass-invito e troveranno posto nella navata laterale sud le autorità civili e militari, i restauratori e i collaboratori, i benefattori, i decorati pontifici e i cori e nella navata nord la stampa, i presbiteri, diaconi, ministri istituiti, i seminaristi (ai quali è affidato il servizio liturgico) e i figuranti in abiti storici (che animeranno la presentazione dei doni). Per chi non potesse trovare posto in basilica, sarà possibile seguire la celebrazione eucaristica nel giardino abbaziale attraverso un maxischermo (accedendo dal portone con arco gotico in via Marconi) o in diretta televisiva su Tvqui, canale 19 del digitale terrestre. 
 

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