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Cronaca Le Torri / Via Viterbo

Donna morta di overdose, spacciatore arrestato e rilasciato

Alla tragica fine di una 37enne residente in zona Morane ha fatto seguito una rapida indagine dei Carabinieri. Che ha portato al fermo di un noto spacciatore nigeriano. Il giudice non ha però convalidato la richiesta di reclusione in carcere e il giovane ha fatto perdere le proprie tracce

E' una vicenda drammatica quella che si è sviluppata nei giorni scorsi, a partire dal pomeriggio di giovedì 7 settembre. In quella data, infatti, una donna di 37 anni residente in un'abitazione del quartiere Morane e con gravi problemi di tossicodipendenza ha accusato gravi sintomi dopo l'assunzione di un mix di eroina e cocaina, che in breve tempo l'hanno portata alla morte. Tutto è avvenuto nell'abitazione che la modenese condivideva con il fidanzato, senza che nè l'uomo nè il personale medico potessero fare nulla per salvarla.

Come di prassi, sono partite le indagini per chiarire l'esatta dinamica dei fatti, affidate all'Arma dei Carabinieri. In poche ore i militari sono riusciti a risalire all'identità dello spacciatore che aveva fornito le dosi letali, per altro già noto alle forze dell'ordine cittadine per essere un "professionista" del settore. Si tratta di un giovane nigeriano, che è stato raggiunto e sottoposto a fermo.

Il 28enne africano è stato accusato dei reati di spaccio di stupefacenti e di quello di "morte come conseguenza di altro reato", con il magistrato di turno che ha chiesto al Tribunale la custodia cautelare in carcere. Il giudizio del Gip ha però cambiato le carte in tavola.

L'accusa di aver provocato la morte della 37enne è decaduta: pare infatti che non vi sia stata da parte del pusher la consapevolezza che la sostanza potesse essere in qualche modo alterata e quindi pericolosa. Nessuna partita "tagliata male", dunque, ma un decesso riconducibile all'uso fatto dalla assuntice. Parallelamente, il fatto di aver venduto solamente due dosi ha ricondotto il reato di spaccio ad una delle sue varianti meno gravi, escludendo il carcere.

A rigore di legge, dunque, il giovane nigeriano è stato rimesso in libertà con una semplice denuncia per spaccio, con l'unica prescrizione di presentarsi quotidianamente alla caserma dei Carabinieri per il cosiddetto obbligo di firma. Come più o meno naturale conseguenza, lo spacciatore ha ignorato questa indicazione e da giorni ha fatto perdere le proprie tracce.

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