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Abuso d'ufficio, chiesto rinvio a giudizio per Bonaccini e Marino

Secondo l'accusa, l'assegnazione del chiosco al parco Ferrari sarebbe avvenuta in modo irregolare: fra gli indagati, il consigliere regionale nonché segretario Pd e l'attuale assessore ai lavori pubblici

Rinvio a giudizio. Questa la richiesta formulata dalla Procura della Repubblica di Modena in seguito alla chiusura dell'inchiesta condotta sulla baracchina al Parco Ferrari. Come spiegato dal Procuratore Vito Zincani, è stato richiesto il rinvio a giudizio di sei indagati: il consigliere regionale Pd Stefano Bonaccini, ex assessore al centro storico, l'attuale assessore ai lavori pubblici Antonino Marino, i dirigenti del Comune di Modena Mauro Scianti e Giulia Severi, i due gestori del bar ubicato all'interno del parco, Claudio Brancucci e Massimiliano Bertoli. Assessori e dirigenti risultano accusati di abuso d'ufficio: secondo l'impianto accusatorio, l'assegnazione del chiosco al parco Ferrari sarebbe avvenuta in modo irregolare ai danni di Achiropita Mascaro, assassinata nel 2007.

​Rispetto a quanto riferito dalla Procura, non si è fatta attendere la replica di Marino: “Dopo la prevedibile richiesta di rinvio a giudizio - ha affermato l'assessore ai lavori pubblici - il Giudice dell’udienza preliminare avrà l'opportunità di valutare la vicenda e la mia totale estraneità”. Marino ha tenuto a sottolineare la propria posizione: "Non ho mai trattato questa vicenda –  ha detto – e, in particolare, l’assegnazione e la gestione del chiosco in questione, non ho mai firmato nessuna delibera, ho sempre operato nel rispetto della legge e della mia funzione amministrativa e attendo serenamente la sollecita decisione. Continuo il mio impegno di assessore – ha concluso Marino – nella rinnovata fiducia espressami in queste ore dal sindaco".

Giorgio Pighi, infatti, si è detto quanto mai convinto della correttezza dell'operato svolto dai suoi uomini: "Nei giorni scorsi – ha spiegato Pighi – ho letto con attenzione le carte di questa vicenda processuale. Esprimo quindi massima fiducia nell’operato del giudice e sono molto sereno e assolutamente tranquillo rispetto all’attività svolta dall’amministrazione comunale, dai suoi assessori e dai dirigenti”.

Bonaccini, dal canto suo, si è espresso sulla stessa lunghezza d'onda di Marino: "In merito alla richiesta di rinvio a giudizio, ribadendo piena fiducia nella magistratura, confido in una rapida definizione davanti al Gup. So di avere sempre prestato il mio impegno in politica e nelle istituzioni con onestà e rigore, e per questo sono sereno e certo che si dimostrerà la mia assoluta e totale estraneità alle accuse".

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