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Cronaca

Ripetitori a Pian Cavallaro, piano per il risanamento

L'area sarà completamente risanata accorpando in un unico sito tutti i ripetitori secondo criteri e modalità tecniche che comporteranno una notevole riduzione dell'impatto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

L'area di Pian Cavallaro sul monte Cimone, dove sono presenti diversi impianti per l'emittenza radiotelevisiva, sarà completamente risanata accorpando in un unico sito (rispetto ai tre attuali), situato nella stessa area, tutti i ripetitori secondo criteri e modalità tecniche che, salvaguardando le esigenze di trasmissione, comporteranno una notevole riduzione dell'impatto, sia dal punto di vista delle emissioni elettromagnetiche che del paesaggistico. È quanto prevede l'Accordo di programma proposto dalla Provincia di Modena, siglato martedì 11 marzo in Provincia, dai sindaci interessati (Sestola, Riolunato e Montecreto) e dalla Regione Emilia Romagna. L'accordo prevede la completa riorganizzazione del sito di Pian Cavallaro, frequentato da sciatori e appassionati di escursionismo, tramite l'accorpamento degli impianti di radio diffusione presenti tra cui Radio 24, Rtl 102.5, Radio Stella, Radio Maria, Radio, Nettuno.

Tutta l'operazione sarà a carico dei privati, compresi lo smantellamento di tralicci, attrezzature per l'emittenza e manufatti in muratura attualmente in disuso o che saranno disattivati in base all'accordo. "Finalmente - sottolinea Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena con delega all'Ambiente - risolviamo un problema complesso con l'obiettivo di migliorare la fruizione di questa località di notevole interesse turistico, ambientale e paesaggistico, continuando a garantire, in tutta sicurezza, le esigenze di trasmissione radio e tv". Oltre ad un'unica postazione, l'accordo prevede la riduzione delle potenze e relativo monitoraggio delle emissioni che saranno ridotte rispetto ai limiti di legge, l'obbligo di ospitare gratuitamente le postazioni di pubblica utilità del Pronto soccorso, forze dell'ordine, protezione civile e i nuovi impianti Lepida della Regione che consentiranno di portare la banda larga nelle località dell'Appennino. Entro sei mesi dalla conclusione dell'accordo i titolari degli impianti dovranno presentare ai Comuni interessati un Piano unitario di risanamento sulla base delle prescrizioni contenuto nell'accordo stesso. Successivamente il Comune di Riolunato individuerà, con un bando pubblico, il soggetto attuatore.

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