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Cronaca Zona Industriale / Strada Attiraglio

R-Nord, la riqualificazione prosegue alloggio per alloggio

Alla società CambiaMo vanno alloggi, anche per lo Studentato universitario, in cambio di quelli già ristrutturati. Fondi anche per transazione su di un esproprio del 2001

Nel complesso dell’R-Nord continua - lentamente ma costantemente - l’attività della società di trasformazione urbana CambiaMo nell’ambito del progetto di riqualificazione urbanistica e sociale dell’area. Uno degli emendamenti al bilancio presentati dall’Amministrazione comunale, andando a modificare le previsioni della parte in conto capitale della manovra, delinea alcuni dei prossimi investimenti.

Il Comune, infatti, riceve in permuta da CambiaMo alcuni appartamenti già ristrutturati e l’area della Croce rossa, mentre cede alla società il diritto di superficie di altri alloggi su cui intervenire. In particolare, dieci alloggi rappresenteranno il secondo stralcio dello Studentato universitario che, intitolato all’architetto Paolo Giorgi, è stato inaugurato a inizio anno con un investimento di quasi tre milioni di euro. Altri sei appartamenti verranno ristrutturati per l’utilizzo residenziale, mentre un altro spazio dell’edificio verrà riqualificato per nuovi progetti imprenditoriali.

Un altro emendamento al bilancio riguarda invece l’adeguamento dello stanziamento di cassa per pagare le spese di una transazione con la società Sofima emiliana srl relativa a un esproprio eseguito dal Comune per la realizzazione nel 2001 di una piazza nel comparto Corassori. La correttezza dell’esproprio, pur contestata dai proprietari, venne sancita da una sentenza del Tar nel 2013, ma nel frattempo il cambio delle normative ha comportato un aumento dei costi per l’operazione rideterminati dalla Corte d’Appello in circa 600 mila euro, rispetto ai 340 mila previsti dall’apposita Commissione provinciale. Con la transazione si riconosce la piena legittimità dell’esproprio e il Comune eroga alla proprietà una somma leggermente inferiore a quella stabilità dalla Corte d’Appello che ha posto interamente a carico della società le spese per la perizia non riscontrando alcuna colpa in capo all’ente locale.

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