Rissa e lancio di sassi: "Situazione fuori controllo in zona Novi Sad"
Ennesimo episodio di violenza in zona Novi Sad a Modena che vede protagonisti dei giovani ragazzi tra risse e atti vandalici
Nel pomeriggio di sabato, intorno alle 17.30, si è verificato l'ennesimo episodio di violenza. Questa volta protagonisti dell'evento sarebbero state delle bande di giovani nordafricani che si sono resi protagonisti di una rissa in pieno giorno con inseguimento nella zona della stazione delle corriere terminata con lancio di sanpietrini, spaccando anche alcune vetrine di locali della zona.
“Servono soluzioni concrete ed immediate - dichiara Ferdinando Pulitanò, Presidente provinciale di Fratelli d’Italia Modena.- che partano dal potenziamento di uomini e mezzi del posto integrato della Polizia nella zona autostazione e dall’implementazione della video sorveglianza in zona Sant’Agostino, negli ultimi anni divenuta zona alla mercé di sbandati, motivo per il quale molti commercianti stanno chiudendo o pensando di chiudere."
"Proprio in questa zona - prosegue - l’indifferenza dell’Amministrazione è lampante e a nulla sono servite le richieste di aiuto dei residenti della zona e i solleciti che Fratelli d’Italia ha avanzato. Negli anni il Comune ha deciso di affrontare questa problematica affidando a suon di denari pubblici alle solite cooperative il compito di gestire il fenomeno e ormai è giunto il momento di dire che questo approccio ha fallito. E' necessario porre in essere un’attività d’emergenza per fermare questi episodi, identificando i responsabili, punendoli anche affrontando finalmente il problema dei negozi etnici che forniscono loro alcolici. Queste manifestazioni di arroganza e violenza vanno considerate per quello che sono: una sfida all'ordine costituito e alla tranquillità della nostra città ed è ora prioritario tutelare la qualità della vita dei cittadini”, conclude Pulitanò.
Sulla vicenda si sono espressi anche Antonio Carpentieri – Capogruppo PD in Consiglio Comunale e Federica Venturelli – Consigliera comunale e segretaria PD di Modena città. "Per garantire una maggiore sicurezza ai tanti studenti, lavoratori e cittadini che orbitano intorno alla stazione delle corriere e al Novi Park è indispensabile e non più rinviabile un concreto potenziamento del posto di Polizia centro. Venendo ai recenti fatti di cronaca è indubbio che un rafforzamento concreto del Posto di Polizia centro è indispensabile e non più rinviabile se si vuole garantire più sicurezza e un vero presidio della zona autostazione e Novi Park, dal momento che fenomeni così cruenti possono essere gestititi solo dalla presenza delle Forze dell’ordine. Ma per arrivare a questo occorre immediatamente aumentare gli organici e innalzare la fascia della Questura. Lo chiede non solo chi lavora tutti i giorni in loco come gli addetti di Seta, che ringraziamo per la loro abnegazione, ma ormai l’intera città! Purtroppo, in merito alla fascia della Questura il Ministro degli Interni per ora fa solo promesse “l'iter per il passaggio di fascia richiederà ancora tempo e verrà realizzato solo in un'ottica più complessiva di riorganizzazione, passando poi attraverso il Parlamento” e sui rinforzi prende impegni che rischiano di non aumentare in concreto gli organici della Polizia a Modena ma di rimpiazzare solamente i pensionamenti e i trasferimenti."
E infine anche Elisa Rossini, capogruppo Fdi, si esprime sulla vicenda. "Il primo passo per cercare di risolvere un problema è riconoscerlo, chiamarlo per nome, purtroppo la giunta e il sindaco Muzzarelli ha viceversa sempre negato la sua esistenza, addirittura rifiutando di usare il termine baby gang". "Lo scorso 9 ottobre durante l'incontro tenutosi al Comando della polizia locale per fare il punto della situazione della sicurezza in città con i cittadini referenti del controllo di vicinato, Muzzarelli ha dichiarato testualmente che egli 'non le chiama baby gang, ma le chiama in un altro modo'. E ancora che 'quelle organizzate e che lasciano messaggi, come la D o come 059, in città sono note alla polizia. Degli smandruppati in giro per la città che fanno gli asini ci sono, ma il centro storico è il posto più sicuro della città perchè con 10mila persone che stanno bene e mangiano, 7-8 idioti possono esserci ma sono governati'. Queste le sue parole" "Se questi sono i termini con cui si dà conto di un fenomeno così invasivo, che purtroppo a Modena cresce e si consolida nel tempo, peraltro certificato dalla relazione depositata a ottobre 2022 e presente sul sito del Ministero della Transcrime research sulle Gang giovanili in Italia, allora c'è davvero preoccuparsi. Ebbene, ora che il problema si manifesta in tutta la sua gravità, la sottovalutazione messa in campo per mesi e mesi risulta ancor più inaccettabile - continua Rossini -. La verità è che Muzzarelli, pur tenendosi per sè le deleghe alla sicurezza, ha dimostrato, forse per un pregiudizio ideologico teso a raccontare una realtà a tinte rosa, di non aver consapevolezza di un nodo critico e irrisolto, da noi evidenziato già dal 2020". conclude Rossini