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Cronaca Sassuolo / Via Tien An Men

Sassuolo: rissa con spranghe davanti un bar degenera in tentato omicidio

Al termine di uno scontro all'arma bianca innescato da un diverbio per diverse quantità di birre servite all'interno di un locale, un tunisino di 26 anni ha provato a investire un suo rivale utilizzando una Golf bianca. Il giovane è stato rintracciato e tratto in arresto dalla Polizia a Villa Minozzo, Reggio Emilia

Dopo indagini durate diversi mesi, gli uomini del Commissariato di Polizia di Stato di Sassuolo hanno tratto in arresto il giovane che, la notte dello scorso 17 novembre, completamente fuori di sè, nel mezzo di una rissa fra tunisini e marocchini, tentò di uccidere un suo rivale investendolo con l'auto. A finire in manette è stato il 26enne E. G., domiciliato nel Regggiano a Villaminozzo presso un amico: lo straniero è stato bloccato stamattina all'uscita dall'abitazione.

I FATTI - Era la mezzanotte del 17 novembre quando in Piazza Tien An Men davanti a un bar scoppiò una furibonda lite tra alcuni extracomunitari con mazze e spranghe rimediate nelle vicinanze. La lite degenerò quando uno di loro, E. G., salì su un'auto bianca iniziando a inseguire uno dei contendenti per investirlo (la vittima verrà poi trasportata all'Ospedale di Baggiovara con ferite lievi). Colti dal panico, i residenti allertarono la Polizia di Stato che giunse immediatamente sul posto per sedare gli animi. Come appurato dagli accertamenti degli operatori, la lite era scaturita ovviamente per futili motivi: poco prima della mezzanotte, erano arrivati tre giovani extracomunitari che avevano ordinato una birra. Il barista avrebbe fornito loro una bevanda piccola mentre a un gruppo di tunisini aveva servito un quantitativo maggiore di "bionda". Da ciò è scaturita una discussione con il gruppo di tunisini, discussione che è degenerata e continuata in strada con l’investimento finale. Le testimonianze hanno consentito di appurare come l'auto utilizzata fosse stata una Golf bianca che nell’urto aveva ammaccato una fiancata.

LE INDAGINI - Gli investigatori hanno così iniziato un controllo su tutto i veicoli di questo tipo e sono riusciti a individuare l’auto nella vicina Provincia di Reggio Emilia: E. G. è stato fotografato dagli agenti ed è stato immediatamente riconosciuto dal tunisino investito. A seguito dell’indagini svolte, la Procura di Modena ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di tentato omicidio, ordine eseguito stamattina con il 26enne tunisino che a lungo ha pensato di averla fatta franca, dato che la Golf utilizzata per l'investimento non era intestata a lui.

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