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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Possidonio

Gli scienziati fanno chiarezza: nessun rapporto tra esperimenti Cavone e sisma

Online i risultati dell'aggiornamento del modello statico e dinamico del giacimento del campo del Cavone, che escludono una correlazione tra la reiniezione di liquido nel sottosuolo e le scosse sismiche avvenute nella Bassa

"Non vi è alcuna ragione fisica per sospettare che le variazioni di pressione agli ipocentri derivanti dalle attività di produzione o iniezione del Campo di Cavone abbiano innescato la sequenza del maggio 2012". Queste le conclusioni della relazione aggiornata sul monitoraggio del campo di estrazione e reiniezione Cavone, osservato speciale della Commissione Ichese, dopo il sisma del maggio 2012. Sul sito web del Laboratorio Cavone sono disponibili tutti i documenti, compreso l'ultimo rapporto (scaricabile qui). 

“L'aggiornamento dello studio di giacimento ha consentito di analizzare approfonditamente e caratterizzare in maniera molto dettagliata l'assetto tettono-stratigrafico del sottosuolo - spiega la Regione con una nota tecnica che riassume la relazione - oltre alle caratteristiche sismotettoniche e geodinamiche dell'area e di comprendere la dinamica dei fluidi e l'andamento degli stress all'interno del giacimento ed in un'area più ampia”, escludendo interazioni tra l'attività antropica e il terremoto.

I dati aggiornati sono stati pubblicati ieri e si riferiscono alla seconda parte dell'attività di sperimentazione prevista dall'accordo tra ministero dello Sviluppo economico, Regione Emilia-Romagna e società Padania Energia Spa, mentre "le considerazioni conclusive - fanno sapere dalla Regione - nell'ottica di un percorso di trasparenza e rigore scientifico, saranno esplicitate al termine di tutte le attivita'". Viale Aldo Moro sottolinea anche come "l'attività di aggiornamento dello studio di giacimento è stata sviluppata da sei docenti accademici statunitensi, ciascuno dei quali con competenze specifiche per lo svolgimento dello studio", in una "collaborazione che ha consentito l'utilizzo dei più avanzati strumenti di modellazione in grado di generare modelli integrati sia della parte fluidodinamica che della parte geomeccanica". (DIRE)

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