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Cronaca Montese

L'imprenditore bolognese scomparso è stato ritrovato dai Carabinieri

Emanuele Rossano, noto esperto di comunicazione, dopo una fuga sulle colline modenesi, è stato rintracciato dai militari in terra reggiana: "Sto bene, allontanamento per motivi personali"

Emanuele Rossano, l'imprenditore bolognese scomparso una ventina di giorni fa, è stato ritrovato dai Carabinieri nella provincia reggiana: il 44enne, si era allontanato da casa senza più dare notizie ai familiari e amici, cercando un nascondiglio anche sulle colline modenesi. I motivi del suo gesto avrebbero riguardato la sfera personale: attualmente, gli inquirenti escludono al momento altri risvolti.

RITROVAMENTO - Figlio di Giacomo Rossano, prefetto di Bologna dal 1988 al '91, Emanuele, amministratore delegato e socio dell' agenzia di comunicazione "Brave Arts" ed ex responsabile marketing della Fortitudo basket, residente a Zola Predosa, è stato individuato da una pattuglia dei Carabinieri di San Polo d'Enza nel parcheggio del castello di Canossa a bordo della sua auto.

LA FUGA - Dopo una trasferta a Genova proveniente da Montese, dopo avere fatto tappa anche nei pressi di Savignano sul Panaro, Rossano si sarebbe recato prima nel Polesine, pernottando in strutture alberghiere della zona, per poi girovagare negli ultimi due giorni in provincia di Reggio Emilia. Qui avrebbe dormito in auto ma effettuando un pagamento telematico, che ha permesso ieri di localizzarne la posizione in quella provincia. Battendo l'area, i carabinieri sono riusciti a rintracciarlo verso le 9 di questa mattina. L'imprenditore, in buone condizioni di salute, è stato portato nella caserma dei carabinieri di San Polo d'Enza, dove si sono recati anche i comandanti della Compagnia dei Carabinieri di Borgo Panigale di Bologna e della stazione di Zola Predosa. Lì Rossano è stato raggiunto dalla sorella, Serenella, partita da Milano dove risiedono tutti i suoi familiari. Dopo l'incontro, Emanuele Rossano e la parente sono ripartiti per il capoluogo lombardo.

RINGRAZIAMENTI - La sorella ha espresso a nome di tutta la famiglia "i più profondi ringraziamenti all'Arma e a tutti coloro che in queste settimane si sono prodigati senza sosta per rintracciare Emanuele". Immediata anche la gioia degli amici su Facebook, dove da fine agosto sulla sua pagina si sono succeduti moltissimi appelli perché si rifacesse vivo. Sulla vicenda il pm Stefano Orsi aveva aperto un fascicolo per sequestro di persona contro ignoti, per acquisire i primi tabulati telefonici, ma è sempre stata prevalente l'ipotesi dell'allontanamento volontario.

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