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Cronaca Fanano

Cimoncino, ritrovato il corpo senza vita dell'escursionista disperso da 10 giorni

Il cadavere di Luigi Salsi è stato recuperato dall'elicottero dei Vigili del Fuoco e affidato alle autorità

Tragico epilogo nelle ricerche di Luigi Salsi, il modenese del quale si erano perse le tracce lo scorso 20 luglio lungo le pendici del Cimoncino. Nel primo pomeriggio di oggi, verso le 15, il corpo ormai senza vita dell'anziano è stato ritrovato da una squadra di soccorso, durante la perlustrazione dell'area di competenza. Il cadavere si trovava in un dirupo, in una zona particolarmente impervia.

Una squadra di tecnici del Soccorso Alpino specializzati in forre, dopo una valutazione del caso, ha ritenuto necessario ricercare il signore proprio in quel luogo percorrendo il fosso della Castellina e compiendo 14 calate lungo i salti di roccia impervi fino a ritrovare il corpo.

Tutto farebbe presumere una caduta accidentale a seguito della quale il 78enne avrebbe perso la vita, impossibilitato a chiamare soccorsi ed isolato. La salma è stata raggiunta dalle squadre di soccorso e sono stati eseguiti dall'autorità giudiziaria tutti i rilievi del caso.

In un secondo momento è stato possibile recuperare il corpo, ma le condizioni del terreno hanno obbligato ad intervenire con l'elicottero: è stato quindi il velivolo dei Vigili del Fuoco a prelevare la salma, che resta a disposizione delle autorità.

La scomparsa e le ricerche

Luigi Salsi, lo scorso 20 luglio, era partito con la moglie per fare una passeggiata. Durante il tragitto il marito è passato avanti dicendo con la moglie che l'avrebbe aspettata al rifugio Zambelli, ma l’uomo non è mai arrivato a destinazione.

Una volta lanciato l'allarme l’elicottero 118 di Pavullo ha effettuato un sorvolo, ma senza esito. Sono quindi state organizzate squadre di ricerca a terra, con anche i cinofili del Soccorso Alpino. Sul posto per la ricerca si sono alternati i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Guardia di Finanza e gli uomini del Soccorso Alpino.

Per diversi giorni le ricerche sono proseguite con diversi sorvoli e squadre di terra al lavoro senza sosta, anche con l’impiego di unità cinofile molecolari dell’Arma dei Carabinieri, appositamente giunte dal Centro Cinofili di Firenze.

Si tratta di una zona impervia, caratterizzata da folta vegetazione al di fuori delle piste battute, in cui le ricerche di una singola persona rappresentano una sfida decisamente complessa se non si hanno punti di riferimento. Solo oggi, purtroppo, la drammatica scoperta.

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