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Cronaca Modena Est / Strada Saliceto Panaro

Scoppia la rivolta dei carcerati a Saliceta San Giuliano

E' da ieri che i detenuti della casa di lavoro di Saliceta, a poche centinaia di metri da Modena, hanno iniziato la loro protesta sbattendo pentole contro le inferriate e provocando qualche disagio nel vicinato

In un periodo in cui il problema delle carceri si fa sentire e i detenuti protestano, dopo i casi Bologna, Reggio Emilia e Piacenza anche i carcerati di Modena dicono la loro. Alla casa di lavoro di Saliceta San Giuliano è scoppiata ieri la rivolta: gli internati hanno iniziato a sbattere le pentole contro le porte blindate e le inferriate, provocando un frastuono quasi assordante a tal punto che sono arrivate addirittura le lamentele alle autorità di pubblica sicurezza di chi abita nei palazzi accanto alla struttura detentiva. Pare infatti che il rumore fosse udibile in tutto il vicinato e abbia destato sospetto e fastidio tra i residenti.

A renderlo noto è stato Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del sindaco della polizia penitenziaria Sappe. "La casa di Lavoro di Saliceta - ricorda Durante - è una struttura che ospita circa 60 internati, anche se ce ne sono assegnati circa il doppio; parte di essi, infatti, sono in licenza. Gli agenti sono poco più di trenta, in numero assolutamente insufficiente rispetto alle esigenze. Le pessime condizioni di vivibilità all'interno delle strutture penitenziarie rendono difficile la vita di quanti sono reclusi, ma anche di coloro che, come la polizia penitenziaria, ci lavorano tutti i giorni. Tali difficoltà si accentuano ancora di più nel periodo estivo, quando il personale si riduce ulteriormente per il piano ferie”.

 

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