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Cronaca Sacca / Viale Alessandro Lamarmora

Via Lamarmora, rivolta al Cie: inflitti 70mila euro di danni

La denuncia del sindacato di polizia Siulp: "Ancora una volta migliaia di soldi dei contribuenti gettati al vento, la struttura è mal gestita, peggio organizzata e ormai fatiscente: meglio chiudere"

Circa 70mila euro di danni e 9 arresti. Questo il bilancio dell'ultima rivolta che si è verificata al Cie di Modena la scorsa notte. A denunciarlo un comunicato stampa diffuso dal sindacato di polizia Siulp: "Ancora una volta migliaia di soldi dei contribuenti gettati al vento. Con gli stessi soldi quanto carburante o auto si potevano comprare?".

Il sindacato rilancia: "Ancora una volta appartenenti alle forze dell’ordine sovraesposti al rischio e cittadini senza difesa da parte dello Stato, a causa di un Cie, mal gestito, peggio organizzato ed oramai fatiscente. Un ente gestore notoriamente inadeguato al compito continua imperturbabile nella conduzione della struttura nonostante le polemiche, le indagini, le contestazioni. Talmente tante che qualsiasi persona di onesta e di buon senso avrebbe già rinunciato, ammettendo il proprio fallimento, prima dell’inevitabile crollo finale e discredito pubblico. Per ogni carenza di gestione, pagano il pegno gli addetti alle forze di Polizia che devono personalmente esporsi in opera di supplenza rispetto alle inadempienze dell’ente. Persino nella distribuzione dei pasti e nella gestione delle criticità sociali e dei problemi di convivenza. Pagano il pegno anche i trattenuti che, già privi della libertà e prossimi al rimpatrio, sopravvivono nell’edificio ai limiti della decenza e della dignità umana, sfogando la loro rabbia sulla struttura, sugli operatori di polizia ma anche sugli operatori sanitari e socio assistenziali ivi impiegati".

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