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Cronaca Piazza Grande

Editoria, Righetti: "Precarietà mette a repentaglio qualità informazione"

Il Presidente modenese del sindacato dei giornalisti ha introdotto e coordinato la conferenza stampa di fine anno con il Sindaco: "Quest'anno tanti colleghi in difficoltà, ma la carta di Firenze può essere d'aiuto"

"Il panorama editoriale modenese è senz'altro ricco, ma è caratterizzato da una forte precarietrà del lavoro che mette a repentaglio la qualità dell'informazione". Così Roberto Righetti, presidente dell'Associazione Stampa modenese, distaccamento geminiano del sindacato dei giornalisti. Righetti ha introdotto e poi coordinato la conferenza stampa di fine anno con il Sindaco di Modena Giorgio Pighi: "Questo incontro è giunto ormai alla nona edizione e permette di fare il punto della situazione sulla nostra categoria - ha esordito il Presidente Asm - Quest'anno abbiamo incontrato tanti colleghi in difficoltà, abbiamo offerto qualche piccola soluzione, qualche consiglio, ma, nonostante ciò, sono a rischio posti di lavoro, incarichi di collaborazione e sono a rischio i compensi. Ieri è intervenuto anche il sindacato regionale (Aser) esprimendo forte preoccupazione per la situazione in cui versa l'Emilia Romagna e in particolare Modena".

GUERRA - Righetti è intervenuto anche su un recente conflitto mediatico che ha coinvolto due quotidiani locali: "In questo quadro complicato - ha affermato - ci auguriamo che a Modena non si diffondano a Modena pratiche nazionali non piacevoli dove, alla legittima concorrenza fra testate, si sostituisce la guerra ai giornalisti che, magari anche sbagliando, pubblicano notizie. Sono altri gli strumenti, anche legali, a disposizione di chi ritiene siano stati commessi errori".

PRECARIATO - Per reagire alla precarietà, Righetti ricorda l'avvento con il nuovo anno della Carta di Firenze, "Nuovo strumento deontologico per tutelare la dignità professionale - ha spiegato il Presidente - La carta vuole tutelare soprattutto i meno garantiti ed è chiaro che non sarà una bacchetta magica, ma offre qualche strumento in più per prevenire abusi nel rapporto con i collaboratori".

CRISI - Il Presidente ha voluto concludere l'introduzione con una breve riflessione sul giornalismo in tempi di crisi: "I problemi economici di imprese, famiglie ed enti locali sono uno dei tempi su cui inevitabilmente vanno a lavorare gli organi di informazione - ha ricordato Righetti - Sarei quasi per dire che la crisi sta diventando un genere giornalistico. Dobbiamo dire anche con soddisfazione, però, che il giornalismo locale sta cercando di valorizzare anche i rari segnali di speranza che pure ci sono. Certo, oggi possono fare notizia proprio perché sono rari, ma lasciamo che facciano notizia: tra i compiti di un giornalismo libero e responsabile, c'è anche quello di aiutare un Paese a vincere la sfida con il futuro".

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