Sanità a Modena, nella fusione Policlinico-Baggiovara calano altri 110 posti letto

Dall'incontro con la Conferenza territoriale socio-sanitaria di Modena, Cgil-Cisl-Uil uscono qualche preoccupazione per il calo di 110 posti letto. Un risultato che arriva a ridosso della riduzione negli ultimi quattro anni dei posti letto a Modena da 2.882 a 2.611, e i sindacati commentano: "Ed ha gia' raggiunto il limite di copertura del 3,7 per mille sul totale della popolazione cosi' come previsto dalla normativa."

I sindacati chiedono un riassetto che si basi su due punti fondamentali: "Bisogna affrontare la discussione su tutta la rete sanitaria provinciale modenese, non solo sul pur importante processo di fusione Baggiovara-Policlinico, in una ottica di integrazione ed equilibrio tra le strutture del centro e della periferia provinciale che hanno svolto una importante funzione di presidio e garanzia per la popolazione. Se, come e' stata la rassicurazione dei direttori generali delle Aziende sanitarie, il calo dei 110 posti letto sara', in maggior parte, trasformazione in prestazioni ambulatoriali e' molto importante che non si determini un peggioramento delle prestazioni rese al paziente e per questo e' fondamentale mantenere il numero e le competenze del personale impiegato".

Non solo i sindacati sostengono si altrettanto importante: "Non avere aggravi economici per i pazienti in termini di richiesta di ticket". Cgil-Cisl-Uil premono anche per il completamento funzionale dei presidi delle Case della salute e degli Ospedali di comunita' necessari a: "Dare risposte ai crescenti bisogni determinati dai cambiamenti demografici e dall'invecchiamento in termini di servizi per malattie croniche, riabilitazione, presa in carico dei pazienti dimessi dagli ospedali e prevenzione".