Emissioni odorigene, Arpae sanziona la “Far Pro” di Spilamberto
Durante un'ispezione, nel mese di giugno, è emerso un funzionamento anomalo del sistema che dovrebbe abbattere le puzze che si diffondono in particolare nel territorio di San Cesario, da tempo al centro di un braccio di ferro con i cittadini
La ditta “Far Pro” di Spilamberto è stata sanzionata da Arpae per anomalie al funzionamento degli impianti di abbattimento delle ben note puzze provenienti dai processi produttivi. La ditta lavora il sangue ed i sottoprodotti dei macelli trasformandoli in farine proteiche, cibo per animali da compagnia, fertilizzanti e zootecnia. Un'attività impattante specialmente per i residenti di San Cesario, al di là del Panaro sul quale l'azienda è collocata, che da tempo hanno aperto un contenzioso con l'azienda ricorrendo anche alle vie legali.
A rendere noto l'accaduto sono i consiglieri di opposizione, da tempo impegnati su questo fronte, Sabina Piccinini e Ivano Soli (Lista Civica Nuovo San Cesario) e Mirco Zanoli (Rinascita Locale): "L’anno scorso, col rinnovo dell’autorizzazione, la ditta ha realizzato modifiche agli impianti utilizzando tecnologie che, secondo il nostro Sindaco e quello di Spilamberto, avrebbero dovuto eliminare completamente il problema degli odori percepiti in paese. Il collaudo degli impianti è avvenuto con successo all’inizio di quest’anno pertanto si sperava che questa fosse la prima estate senza puzze nella storia del paese".
Le segnalazioni sono però continuate a pervenire numerose ad Arpae al punto che i tecnici hanno dovuto intervenire più volte presso lo stabilimento riscontrando anomalie proprio negli impianti da pochi mesi collaudati. "L’azienda non ha saputo fornire spiegazioni ed è stata sanzionata per violazione del Codice dell’ambiente attaccano i consiglieri riferendosi al verbale di Arpae - Vengono a mente le parole dell’Assessore all’Ambiente, Fabrizio Pancaldi, in una delle prime sedute di Consiglio di questa legislatura: “l’attrezzatura deve essere buona, ma anche chi la usa deve essere buono”. Quante altre anomalie al funzionamento degli impianti di abbattimento degli odori dovremo aspettarci? Se, dopo quasi mezzo secolo di proteste e denunce, la “Far Pro” non riuscirà a convivere col territorio in cui opera, anche utilizzando le migliori tecnologie possibili, quale altra strada resta da percorrere ai nostri amministratori, oltre alla dismissione?".