Sassuolo: "Sono stato rapinato", ma si era inventato tutto

Si era inventato tutto. La "rapina" di cui era stata vittima è stata frutto della sua fantasia: ieri sera, J. H., un 25enne marocchino nato in Libia si era recato al Commissariato di Polizia di Sassuolo per denunciare di essere stato vittima di una rapina a mano armata. Il giovane era stato assalito da due magrebini, i quali avrebbero sequestrato la sua auto, una Fiat 600. Peccato che questa favola non fosse vera: infatti, J. H. aveva "prestato" la sua 600 a due conoscenti e, preoccupato per la mancata restituzione, ha pensato bene di precostituirsi un alibi nel caso l'auto fosse stata usata per commettere reati.

DENUNCIA - Il 25enne nordafricano, inizialmente, aveva detto di essere stato avvicinato da una coppia di giovani all'interno del parco di Vilal Fiorita: dopo averlo minacciato, i due rapinatori si sarebbero dati alla fuga con la Fiat 600 di J. H. che, a bordo, custodiva alcuni suoi effetti personali, tra i quali un telefono cellulare. Successivamente, sempre la "vittima" ha arricchito di particolari il suo racconto fantasioso dicendo di essere stato contattato telefonicamente: in pieno stile hollywoodiano, i rapinatori avrebbero chiesto un riscatto di mille euro per la restituzione del maltolto.

FANTASIA - Un equipaggio della Squadra Volante del Commissariato di Sassuolo si è messa subito sulle tracce della 600 "rubata" successivamente rinvenuta nei pressi della locale Stazione Ferroviaria: sul posto si è portata anche la Polizia Scientifica per i rilievi tecnici del caso. Richiamato in commissariato, il giovane marocchino, pressato dalle richieste di chiarimenti da parte degli agenti, ha svuotato il sacco: la rapina a mano armata era   esistite solamente nella sua fervida immaginazione. Lo straniero pertanto è stato denunciato per simulazione di reato, interruzione di pubblico servizio e false dichiarazioni alla Polizia Giudiziaria.