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Cronaca

Asili nidi e scuole d'infanzia, sciopero per mercoledì 12 dicembre

Mobilitazione sindacale mercoledì 12 dicembre, informazioni istituto per istituto. Adriana Querzè, assessore all'istruzione: "La qualità dei servizi educativi e scolastici non è in discussione"

Saranno possibili disagi per le famiglie dei bambini che frequentano i nidi e le scuole d’infanzia di Modena a causa dello sciopero indetto per mercoledì 12 dicembre dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fp e Csa. Lo sciopero è previsto dalle 8 alle 9 per il personale del mattino, dalle 15 alle 16 per chi è di turno il pomeriggio. Ogni scuola affiggerà all’ingresso un cartello precisando le eventuali chiusure totali o di singole sezioni negli orari interessati dallo sciopero.

“La qualità dei servizi educativi e scolastici per i bambini tra zero e sei anni a Modena non è in discussione”, chiarisce l’assessore all’Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzé, commentando le motivazioni dell’agitazione. “I sindacati lamentano il ricorso a un’agenzia interinale per il personale a tempo determinato, ma questa scelta ci ha consentito di stipulare contratti con le nostre maestre ‘storiche’ senza interruzioni, mentre la riforma cosiddetta ‘Fornero’ ci avrebbe imposto una sospensione di un mese, con evidenti disagi sia per i bambini sia per le lavoratrici”, spiega l’assessore.

Sindacati e Amministrazione sono su posizioni divergenti anche sull’introduzione di badge marcatempo, cartellini web e posta elettronica. “È impossibile tornare indietro su una scelta fatta tre anni fa, che va nella direzione di digitalizzare la pubblica amministrazione, e al personale, che ha acquisito le competenze necessarie chiediamo di sostituire telefonate e fax con informazioni in formato digitale. Al personale collaboratore chiediamo, invece, di accogliere i bambini che frequentano il prescuola nel caso eccezionale in cui l’insegnante non sia ancora presente alle 7,30”. Per quanto riguarda la collocazione in ferie degli insegnanti nel periodo di Natale e Pasqua, “la scelta è stata fatta per omogeneità di trattamento tra personale a tempo determinato e indeterminato ma questo non intaccherà  il periodo di tempo cosiddetto ‘a disposizione’ cioè il mese aggiuntivo alle ferie estive, regolarmente retribuito, nel quale tuttavia gli insegnanti non prestano alcun servizio, in analogia con quelli delle scuole statali”.

L’altra preoccupazione delle organizzazioni sindacali riguarda il futuro assetto dei servizi 0/6 anni, con particolare riferimento all’eventualità del passaggio alla Fondazione Cresci@Mo di altre scuole comunali. “L’Amministrazione – spiega Querzè – deciderà quando si saprà se i Comuni potranno assumere personale e quando sarà più chiara l’entità dei nuovi tagli a carico gli enti locali. Ogni decisione tuttavia, sarà subordinata all’esito della sperimentazione in corso che interessa la Fondazione, come previsto dal Consiglio comunale al momento della costituzione di questo nuovo soggetto gestore”.

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