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Cronaca San Cataldo / Via Cesare Costa, 59

Sciopero dei dipendenti Termosanitari Corradini, 260 a rischio

Le sigle sindacali hanno indetto la protesta dopo che l'azienda ha revocato le date per il tavolo di confronto. Nel piano industriale sono previsti 150 esuberi e la chiusura di 12 filiali sul territorio regionale

La situazione già drammatica del Gruppo Corradini, che sta andando incontro ad un fortissimo ridimensionamento, si fa ancora più oscura e discussa. Mentre alcune filiali sono già deserte e i fornitori si recano di persona nei magazzini a riprendere la propria merce, le organizzazioni sindacali regionali e territoriali Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl e Uiltucs/Uil hanno proclamato una giornata di sciopero. A preoccupare è lo stato di incertezza sulla sorte dei 260 addetti dell’azienda specializzata nella commercializzazione di termosanitari con 21 filiali principalmente concentrate in Emilia-Romagna. L'astensione dal lavoro durerà 8 ore ed è fissata per domani, mercoledi 13 novembre. Davanti alla sede principale di Modena, in via Cesare Costa 59, andrà in scena anche un presidio di protesta in mattinata.

Nell'incontro tenutosi lo scorso 24 ottobre, a seguito della gravissima situazione aziendale e della comunicazione di 150 possibili licenziamenti su un totale di 260 lavoratori, le organizzazioni sindacali avevano proposto un celere confronto che tentasse di garantire tutti gli ammortizzatori sociali utili ai lavoratori delle filiali in chiusura, garantendo al contempo i livelli occupazionali delle filiali che restavano aperte. Corradini SpA si era resa disponibile al confronto sindacale, pianificando un calendario di incontri per il 4, il 7 e il 12 novembre. A pochi giorni dal primo dei tre incontri, l'azienda ha però comunicato l'intenzione di annullare le date del 4 e del 7 novembre, adducendo imprevisti contrattempi nella definizione del piano industriale. L’8 novembre Corradini SpA ha comunica alle Organizzazioni Sindacali l'intenzione di annullare anche l'incontro del 12 novembre. 

“La situazione che si è venuta a creare è ormai insostenibile – spiegano in una nota i sindacati – L'azienda  sta lasciando 260 lavoratori senza risposte da troppo tempo, al punto che ormai sembra che non ci siano nemmeno più le garanzie sul mantenimento delle aperture delle filiali di Modena, Parma, Ferrara, Cento, Monghidoro, Bologna Arcoveggio, Bologna Via Larga, Reggio Emilia, Cesena, Rimini. Appare sempre più evidente che l'incertezza riguarda la totalità delle 260 persone che lavorano in Corradini SpA, 90 delle quali sulla sola Provincia di Modena, ricordando che senza alcuna chiarezza su quali siano le reali intenzioni dell'azienda per gestire la crisi, non è nemmeno possibile dare ai lavoratori garanzie rispetto alla copertura con gli ammortizzatori sociali”.

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