Licenziamenti, sciopero alla filiale modenese del corriere TNT
Presidio alla TNT di via Germania contro i tagli al personale. La forte riduzione di uno dei principali operatori economici del settore rappresenta sicuramente un campanello d'allarme per tutto il comparto spedizioni-trasporto.
La stragrande maggioranza dei 30 addetti della filiale modenese di TNT Express, in via Germania, ha aderito allo sciopero nazionale proclamato dai sindacati trasporti Filt/Cgil-Fit/Cisl-Uiltrasporti contro gli oltre 850 licenziamenti previsti dal piano di riorganizzazione del corriere nazionale. I lavoratori si sono perciò astenuti dal lavoro per tutta la giornata di oggi e replicheranno il prossimo 2 luglio.
Il gruppo TNT ha annunciato nelle scorse settimane un piano di riorganizzazione che prevede i licenziamenti di 854 addetti e la chiusura di 24 filiali a livello nazionale su 103, nelle quali oggi sono occupati 3.000 dipendenti. Secondo i sindacati il piano di riduzione italiano farà da apripista a un successivo piano di licenziamenti europei, per oltre 4.000 addetti dell’intero gruppo.
Va precisato che la filiale modenese non è tra quelle interessate dalla chiusura, ma i lavoratori modenesi hanno ugualmente scioperato in solidarietà con i colleghi italiani e a favore di un piano di rilancio dell’occupazione. “Ci preoccupa la ricaduta del piano di TNT sia sui dipendenti diretti dell’azienda che su tutto l’indotto sul territorio italiano - spiega Cesare Galantini della Filt/Cgil - insieme alle altre organizzazioni chiediamo il ritiro dei licenziamenti, la presentazione di un piano industriale credibile – aggiunge il sindacalista della Filt – un piano che con investimenti mirati possa salvaguardare l’occupazione e i diritti, oltre che qualificare ed efficientare le attività del gruppo TNT al fine di garantirne la permanenza in Italia”.
La Filt/Cgil auspica che possa dunque riprendere positivamente la trattativa con il gruppo TNT nei prossimi giorni per dare una prospettiva economica e sociale ai lavoratori e all’azienda stessa, che oggi si sono uniti anche all'analoga manifestazione dei colleghi di Reggio Emilia.