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Pulizie, ristorazione e servizi: protesta dei lavoratori sotto Legacoop

Questa mattina alcune decine di lavoratori aderenti ai sindacati confederati hanno manifestato per il rinnovo del contratto, in un presidio in via Fabriani

Dopo la mobilitazione nazionale dello scorso 31 marzo 2017, che ha visto un’altissima adesione allo sciopero e partecipazione alla manifestazione di Roma, i sindacati Filcams/Cgil Fisascat/Cisl Uiltucs e Uiltrasporti/Uil proseguono le iniziative di lotta a sostegno del rinnovo dei Contratti Nazionali dei settori delle pulizie-multiservizi, ristorazione collettiva e agenzie viaggio scaduti da oltre 49 mesi. 

Oggi infatti è stato indetto un nuovo sciopero nazionale con manifestazioni territoriali, che a Modena si sono concretzzate con un presidio davanti alla sede di Legacoop, in via Fabriani, dalle ore 9.30 alle 12.  La scelta del presidio davanti a Legacoop Modena si giustifica per il fatto che la centrale cooperativa è soggetto principale ai tavoli di trattativa nazionale per i rinnovi contrattuali e i suoi rappresentanti si sono distinti negli ultimi mesi con un atteggiamento "particolarmente spregiudicato" nel tentativo di ridurre diritti e tutele. Legacoop rappresenta inoltre alcune delle principali imprese cooperative interessate dallo sciopero. 

A Modena lo sciopero interessa circa 8.000 lavoratori distribuiti nelle varie realtà tra cui importanti imprese della ristorazione collettiva come Cir, Elior e Camst, aziende multiservizi come Manutencoop, Dussmann, CoopSerivce e Copma, e le agenzie di viaggio. A Modena, come in molte realtà dell'Emilia Romagna è già in atto da fine marzo il blocco della flessibilità, degli straordinari e dei supplementari per raggiungere il rinnovo dei contratti. 

"Le aziende e le associazioni datoriali persistono nel non rinnovare i contratti nazionali di lavoro proponendo soluzioni irricevibili sia sul piano economico che normativo – spiegano i sindacati confederati – Siamo stanchi di leggere sui siti delle aziende quanto dichiarino di essere corrette e attente al valore sociale del lavoro e di come siano rispettose dei propri dipendenti; parole che suonano come enunciazioni senza fondamento, spesso prodotte al solo fine di ottenere la certificazione necessaria per partecipare alle gare di concessione/appalto. A sindacato stanno valutando in tal senso di avviare  una campagna vertenziale capillare sul territorio per accertare la correttezza delle Certificazioni SA 8000, dei Codici Etici e dei Bilanci Sociali". 

Secondo i rappresentanti dei lavoratori, anche a Modena vi sono imprese che pur chiudendo i bilanci in attivo, quando si ritrovano al tavolo di trattativa continuano ad affermare che l’aumento contrattuale, stante il permanere della crisi, non è nelle loro disponibilità.

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