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Cronaca

Scioperi, autobus Seta fermi il 16 ottobre. E non finisce qui

Dopo lo stop del 5 ottobre, nuovo sciopero lunedì prossimo, mentre il sindacato Usb prenota anche la data del 10 novembre. I sindacati chiedono un intervento diretto del Comune di Modena nella vertenza

Braccio di ferro permanente tra i sindacati e Seta, la spa dei trasporti pubblici che serve Modena, Reggio e Piacenza. Dopo lo stop di quattro ore del 5 ottobre, oggi le sigle confederali e autonome confermano il nuovo sciopero di 24 ore per lunedi' 16 ottobre, nel rispetto delle fasce di garanzia, cui aderirà anche l'organizzazione di base Usb, a sua volta pronta per un altro sciopero nazionale in programma venerdi' 10 novembre. 

Intanto, le categorie Cgil-Cisl-Uil, Faisa Cisal e Ugl, appellandosi al Comune di Modena ma anche agli utenti in generale, attaccano sulla spa presieduta da Vanni Bulgarelli e diretta da Roberto Badalotti: "Tutti i giorni si legge di disservizi del trasporto pubblico, bus sovraffollati, ritardi o corse in anticipo, mezzi obsoleti. A fronte di cio' sindacati e lavoratori chiedono all'utenza di comprendere le ragioni della mobilitazione, che è anche finalizzata al miglioramento del servizio stesso". 

Si chiedono più investimenti sulle corse aggiuntive in determinate fasce orarie e "una reale riorganizzazione dei carichi di lavoro" ma pure "nuove assunzioni, visto che si sta lavorando sotto organico a fronte di bilanci in positivo da cinque anni a questa parte".

Lo sciopero di lunedi' è stato deciso a livello regionale dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Fna, Faisa-Cisal e coinvolge i lavoratori dei tre bacini interessati. A Modena è prevista anche una manifestazione in piazza Grande dalle 10 alle 11.30: "L'auspicio è quello di sensibilizzare il Comune di Modena, in quanto socio di Seta, affinchè si faccia parte attiva per favorire la riapertura del dialogo tra le parti e un accordo condiviso di armonizzazione contrattuale", rilanciano confederali e autonomi. 

Nel frattempo, anche il sindacato Usb insiste. Certificando che "continua il muro contro muro" tra lavoratori e vertici aziendali, domani la sigla di base sarà al tavolo della Prefettura dalle 10 per un nuovo tentativo di raffreddamento delle vertenze in atto con l'azienda. Ma ci saranno "inevitabilmente" altre giornate di scioperi, forse anche tra il 16 ottobre e il 10 novembre, e "il tutto per l'ottusità di una dirigenza che non accetta critiche, dialogo e confronto", evidenzia Usb.

(DIRE)

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