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Cronaca

"Fissazione per l'acquisto di armi da fuoco", licenza revocata

Respinto il ricorso del modenese che si era rivolto al Tar dopo l'intervento della Prefettura che gli aveva revocato la licenza di caccia conseguita oltre 60 anni fa

"Mostra comportamenti aggressivi eterodiretti, spesso minaccia suicidio. Presenta numerose fissazioni con andamento altalenante, in particolare rivolte all'acquisto e detenzione di armi da fuoco". Per tutto questo, la prefetta Alessandra Camporota gli ha imposto il 16 ottobre 2020 il divieto di detenere armi, esplosivi e munizioni. Il diretto interessato, titolare di una licenza di caccia dal lontano 1956, ha fatto quindi ricorso al Tar, ma ha perso e ora dovrà pagare le spese alla Prefettura.

È l'essenza della sentenza dei giudici del Tar dell'Emilia-Romagna, presieduto da Andrea Migliozzi, emessa il 13 ottobre a proposito di un cittadino modenese nell'area di Soliera. In particolare il 30 settembre 2020, dopo un controllo e un verbale della Polizia Locale di Soliera, a fianco della certificazione fornita dal medico curante, vennero sequestrati a titolo cautelare svariati fucili di marca, pistole, cartucce e pure tre pugnali. Secondo il certificato del medico, quello dove si parla di suicidio, il ricorrente risulta affetto da "demenza evolutiva su base vascolare, depressione, fibrillazione atriale in terapia e diabete. Segnalo altresì che il paziente, in condizione di totale assenza di consapevolezza di patologia, presenta- si legge nella relazione del medico indicata nella sentenza del Tar- quadro di decadimento cognitivo con deficit di memoria, irritabilità alternanza tra ansia e depressione".

Il diretto interessato si è quindi opposto alla Prefettura (parlando di "eccesso di potere per difetto di istruttoria" oltre che di "inadeguatezza della motivazione", visto che "non sarebbero stati indicati" dall'amministrazione prefettizia "le ragioni poste a base del divieto di detenzione delle armi") anche se tuttavia è lo stesso certificato medico a parlare di "personalità fortemente disturbata, con comportamenti aggressivi e fissazioni rivolte all'acquisto e detenzione di armi da fuoco" in grado di intaccare "il quadro di assoluta affidabilità ritenuto indispensabile, in materia di uso e detenzione delle armi".

(DIRE)

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