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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Aemilia, sequestrati beni e società della famiglia Sarcone per 8 milioni di euro

Duro colpo al patrimonio della famiglia che si divide tra Cutro e Reggio Emilia. Sigilli anche alla società modenese Edilpiù Srl, intestata a Pietro Ragazzo, attualmente in carcere come unico sospettato del socio Raffaele Cavaliere

Alle prime luci dell'alba i Carabinieri di Modena, insieme ai colleghi dell'Arma di Crotone hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Emilia su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna nei confronti della famiglia Sarcone, al centro del processo Aemilia. I sequestri interessano i fratelli Carmine e Nicolino, ma anche Gianluigi Sarcone e Giuseppe Sarcone Grande.

Il 23 gennaio scorso Carmine Sarcone era stato tratto in arresto a Cutro (KR) in esecuzione del primo fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia, essendo indagato per associazione di tipo mafioso in quanto ritenuto il nuovo riferimento dell’associazione ‘ndranghetistica emiliana autonomamente attiva in Emilia e collegata alla cosca Grande Aracri, subentrato al fratello detenuto da tempo in carcere.

Le successive indagini, dirette dal Procuratore Distrettuale Giuseppe Amato e dai Sostituti Procuratori Marco Mescolini e Beatrice Ronchi, hanno consentito di far emergere tutto il pesante radicamento della famiglia nel tessuto economico emiliano, in particolare nel settore edile ed immobiliare.

Sono scattati i sigilli per sei diverse aziende: la Metalservice Global Import Export Srl con sede a Bucarest (Romania), la Donati General Commercio Srl, sempre nella capitale rumena, la Inovative Loking Sistem Eood con sede a Sofia (Bulgaria), la "Le Due Torri srl" con sede a Reggio Emilia, la ditta individuale Arcobaneno di Gujgulova Viktoria Todora” con sede a Montecchio Emilia e la Edilpiù Srl di Modena. Insieme alle società sono stati sequestrati anche conto correnti, un complesso immobiliare a Cutro e una Audi A6, per un valore complessivo dei beni pari a circa 8 milioni di euro.

Il video del sequestro e dell'arresto

I beni erano o direttamente riconducibili ai Sarcone  - o alla compagna di Gianluigi - oppure intestati a prestanome della famiglia. E' proprio il caso della ditta modenese Edilpiù, formalmente gestita da Pietro Ragazzo, l'uomo che si trova attualmente in carcere con l'accusa di aver ucciso Raffaele Cavaliere, suo ex socio trovato morto sgozzato sulla sua auto lungo la via Emilia nella notte fra il 12 e il 13 giugno scorsi.

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