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Cronaca Soliera

Pretendono denaro e sequestrano l'educatrice, denunciati cinque richiedenti asilo

I giovani ospiti di un CAS di Soliera dovranno rispondere di violenza privata per aver trattenuto un'operatrice della coop Leone Rosso. Intervenuti i Carabinieri

Guai in arrivo per cinque giovani richiedenti asilo - quattro cittadini nigeriani e uno del Gambia - ospiti di uno dei tanti appartamenti del sistema dell'accoglienza diffusa, gestito a Soliera dalla cooperativa Leone Rosso. Il 18 marzo scorso gli stranieri si sono resi protagonisti di un episodio che ha richiesto l'intervento dei Carabinieri, dopo che una operatrice della cooperativa era stata trattenuta e chiusa in una stanza dell'abitazione.

I richiedenti asilo hanno infatti preteso da parte dell'educatrice, loro unica referente per le necessità quotidiane, il pagamento in denaro per un'attività che avevano svolto. La situazione si è sbloccata dopo circa un'ora e la donna è stata "liberata" senza conseguenze fisiche. I militari hanno identificato i cinque stranieri, che sono stati denunciati a piede libero per il reato di violenza privata in concorso, non sussistendo al momento i presupposti per l'ipotesi penale del sequestro di persona.

Non è purtroppo la prima volta che si verificano anche sul nostro territori episodi di questo tipo, con gli operatori delle cooperative spesso costretti a far fronte alle ricriminazioni - talvolta legittime, talvolta no - degli ospiti. Emblematici sono stati i casi del mancato pagamento del cosiddetto pocket money, che sono sfociati nei mesi scorsi anche in proteste di piazza.

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