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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Finto made in Italy, azienda modenese denunciata e sequestrati 23.300 prodotti

La Guardia di Finanza di Treviso ha scoperto capi d'abbigliamento e accessori con una dicitura fasulla. Denunciate 15 persone

I finanzieri di Treviso, con l'operazione ribattezzata "Affari falsi" per controllare la provenienza delle merci in transito dal Veneto e in arrivo dai valichi di confine di Trieste, Gorizia e Udine, hanno sequestrato oltre 23.300 capi d'abbigliamento (t-shirt, pantaloncini, scarpe, ciabatte, calzini), del valore di circa 300.000 euro, tutti con false diciture di "Made in Italy" e "Prodotto in Italia" (in alcuni casi coperte con nastro adesivo). 

I prodotti erano sui camion fermati all'uscita dei caselli autostradali di Meolo-Roncade e Venezia Est dove ogni anno transitano oltre cinque milioni di veicoli, in buona parte provenienti dalla cosiddetta "rotta balcanica". Insieme al sequestro della merce, sono stati segnalati alla Procura di Treviso, per falsa indicazione di origine italiana, 15 persone, amministratori delle aziende che hanno importato i prodotti, insieme alle stesse aziende importatrici, con sede a Modena, Teramo, Ascoli Piceno e Fermo, "nei confronti delle quali si configura la responsabilità per i reati commessi dai propri amministratori", specifica una nota della Gdf. 

Le indagini hanno svelato, dicono ancora le Fiamme gialle, "un diffuso meccanismo di frode": l'import in Italia di "rilevanti quantitativi di prodotti" con "falsa indicazione di origine italiana, ma interamente realizzati in Paesi dell'est Europa, dove molte imprese italiane, grazie al basso costo della manodopera e ai vantaggi fiscali, hanno totalmente delocalizzato le fasi produttive, mantenendo in Italia le sole sedi amministrative e commerciali". Il tutto a tutela di "consumatori e operatori economici onesti rispetto a chi tenta di conseguire facili profitti utilizzando in modo fraudolento il Made in Italy".

(DIRE)

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