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Cronaca Campus Universitario / Via Giuseppe Campi

Unimore, Sergio Ferrari si candida come Magnifico Rettore

Il docente di biologia si candida come successore di Aldo Tomasi: "Ripensare i corsi di laurea per semplificarne la struttura e qualificare sempre di più l'alta formazione e la capacità di collocare i laureati nel mondo del lavoro; valorizzare il Dottorato di Ricerca, aumentando il numero delle borse di studio e promuovendo il reclutamento internazionale"

Dall’autonomia al diritto allo studio, dall’importanza delle relazioni internazionali alla necessità di un ritorno alla legalità e alla trasparenza. E su tutti la ricerca, l’elemento fondamentale della vita intellettuale di un Ateneo. Sono alcuni dei temi del programma di Sergio Ferrari, candidato alla carica di Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia: “Nelle prossime settimane questi punti di riflessione alla base del mio programma verranno integrati e completati, anche recependo eventuali suggerimenti, nello spirito di elaborare un progetto di governo che nasca da un confronto costruttivo e partecipato con tutte le componenti dell' Ateneo”.

Guardiamo un po’ più da vicino il documento programmatico di Sergio Ferrari. Il candidato Rettore parla di autonomia: “I Dipartimenti devono essere delle strutture dotate di un'autonomia compiuta che si associ a una piena responsabilità di programmazione e di gestione rispetto agli obiettivi di programma di Ateneo”. E ancora didattica e diritto allo studio: “Ripensiamo i corsi di laurea per semplificarne la struttura e qualificare sempre di più l'alta formazione e la capacità di collocare i laureati nel mondo del lavoro; valorizziamo il Dottorato di Ricerca, aumentando il numero delle borse di studio e promuovendo il reclutamento internazionale”. Sergio Ferrari, che non vuole essere un rettore monocratico, parla anche di politiche di premialità, di formazione continua, di aggiornamento, favorendo ogni forma che possa stimolare la crescita professionale. In questo contesto si inseriscono progetti internazionali, rapporti con università e istituzioni straniere e la ricerca: "Si deve ripristinare una dotazione finanziaria individuale per ogni ricercatore e docente (DoFIR) che servirà a “seminare” su tutto il capitale umano del nostro Ateneo. È necessario aumentare il numero di borse di dottorato di ricerca”.

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