Serramazzoni: nascondevano la droga nel ventre, arrestati
Sono stati arrestati ieri sera a San Dalmazio tre uomini, di cui due stranieri, che trasportavano in modo 'particolare' un chilo e mezzo di Hashish. Altri quattro uomini sono stati denunciati
Un italiano, un inglese e uno slovacco...ma non c'è niente da ridere, è l'epilogo di una articolata attività investigativa che ha portato all'arresto di Simone Vivi, Hinde Nicholas Melbourne e Alexander Wolek. Dopo un paio di mesi di indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Pavullo hanno fatto irruzione nella serata di ieri nell'abitazione di S.V. nella località di San Dalmazio, dove hanno trovato l'uomo, un trentaseienne portalettere in servizio a Sassuolo ma originario di Maranello, insieme ai due stranieri e altri quattro italiani che sono stati denunciati per associazione dedita al traffico internazionale di stupefacenti, in quanto sospettati di 'ripiazzare' le sostanze nei loro paesi di origine: Correggio, Modena, Castelfranco Emilia e Castelnuovo Rangone.
La scena che si è presentata ai Carabinieri non è certo delle più comuni: i due stranieri, arrivati da poco dai loro Paesi di origine e prelevati all'aeroporto di Bologna da Simone Vivi, avevano appena terminato di espellere ben 310 ovuli di sostanza stupefacente, del tipo hashish, custoditi nel loro ventre per un peso complessivo di un chilo e mezzo. Inoltre il portalettere di San Dalmazio è stato trovato in possesso di 14 mila euro con i quali avrebbe probabilmente pagato la droga arrivata tramite i due stranieri. L'operazione è di grande importanza più che per la quantità di sostanza trovata, per la particolarità del metodo e per il carattere internazionale come aggravante. Ciò che aveva fatto insospettire il Nucleo Operativo un paio di mesi fa, era la frequenza di viaggi all'estero dell'uomo, incensurato, e le visite di alcuni giorni che riceveva sempre al ritorno da questi viaggi.
