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Cronaca San Cataldo

Servizi sociali, il Comune ha seguito circa 2000 famiglie in tutto il 2010

A famiglie affidatarie 170 minori, 233 in comunità familiari, educative o di pronta accoglienza. In carico ai servizi sociali con provvedimento giudiziario 791 minori

Sono state 1898 le famiglie con minori in carico ai servizi sociali del Comune di Modena nell'anno 2010, 170 i minori collocati in famiglie affidatarie e 233 in comunità familiari, educative o di pronta accoglienza, parte dei quali per brevi periodi. Di questi ultimi, 130 sono bambini senza alcuna protezione da parte dei genitori o di un tutore, in quanto giunti in Italia da paesi extraeuropei non accompagnati.
Questo il quadro dei minori a Modena alla base del confronto tra soggetti pubblici e privati che parteciperanno alla giornata di studio organizzata dall'assessorato alle Politiche sociali del Comune di Modena per domani, giovedì 26 maggio, alle 9 alla sala civica della Palazzina Pucci, in via Canaletto Sud 110.


I minori in carico ai Servizi sociali con provvedimenti dell'autorità giudiziaria minorile a fine 2010 erano 791. In caso di decaduta potestà la tutela è affidata al sindaco, se l'autorità giudiziaria emette un decreto di affidamento al servizio, la potestà dei genitori subisce solo una limitazione che, in base alle singole situazioni, può prevedere la permanenza dei minori in famiglia (che deve però attenersi a precisi percorsi e prescrizioni), la collocazione al di fuori del nucleo familiare o il distacco con un solo genitore. In caso di decreto di vigilanza, invece, la potestà dei genitori permane ma i servizi sociali sono tenuti a porre una particolare attenzione sulla situazione.


Le indagini richieste nel 2010 dalla Procura all'Amministrazione su nuclei familiari sono state 291: i servizi sociali effettuano un'analisi e un approfondimento sulla famiglia e sulle modalità di azione dei genitori. Il Comune di Modena, lo scorso anno, ha inoltre sviluppato incontri protetti con cadenza settimanale o quindicinale per 120 bambini. Si tratta di incontri monitorati da educatori professionali tra minori e genitori, in situazioni di allontanamento della famiglia d'origine o di separazioni conflittuali.


I minori coinvolti in servizi diurni sono stati 109: in questo caso i bambini vivono con i genitori ma, vista la situazione familiare di difficoltà, passano il doposcuola (in alcuni casi fino a dopo cena) in strutture, affiancati da educatori professionali che sviluppano azioni personalizzate di sostegno scolastico e di socializzazione.


I minori in carico al servizio di educativa territoriale, infine, nel 2010 sono stati 371. Anche in questo caso l'attività principale degli educatori è stata quella di affiancamento nell'attività scolastica e di inserimento in attività di gruppo e sportive. A differenza dei servizi diurni prevedono incontri individuali di qualche ora alla settimana.

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