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Cronaca Via Giovanni Palatucci

Polizia nei parchi, un caldo pomeriggio di controlli a tappeto

In sella alla nostra moto abbiamo seguito passo passo quelle della Polizia attraverso le aree verdi della città, per l'ormai consueto servizio di prevenzione del crimine. Controlli mirati sigli stranieri e nel contrasto allo spaccio di stupefacenti. Cinque fermati

Sono le ore 16.30 quando i mezzi della Polizia e della Stradale lasciano la Questura di Modena: sarà un lungo e caldissimo pomeriggio di prevenzione del crimine nelle aree verdi della città. Si tratta di due moto della Polstrada, che si occuperanno dei controlli lungo le principali arterie cittadine e di quattro motociclette della Polizia, scortata da due volanti, che raggiungeranno anche le zone più interne dei parchi. É la cronaca di un servizio straordinario di pattugliamento diventato ormai alquanto ordinario, dal momento che nel periodo estivo si svolge ben 3 o 4 volte a settimana, anche grazie ai rinforzi dei Reparti Anticrimine di Reggio e Bologna.

La prima tappa è il Parco Amendola: i motociclisti in divisa si addentrano nelle stradine sterrate e sulle colline del più grande polmone verde modenese, fermandosi per effettuare controlli. L'effetto sorpresa è garantito. Sono diverse la persone avvicinate, alle quali viene chiesto di fornire i documenti: in maggior parte si tratta di giovani e di stranieri. Nel mirino degli agenti vi sono in particolar modo il contrasto all'immigrazione clandestina ed allo spaccio di stupefacenti, che ha proprio nei parchi uno dei più importanti punti di distribuzione. Moto e volanti si trattengono per oltre un'ora all'Amendola, ma l'afoso pomeriggio estivo potrebbe aver scoraggiato anche i malintenzionati e, fortunatamente, non vi sono evidenze di grandi attività illecite.

Dopo un ricompattamento in Piazza Roma ed un briefing con la dirigente dell'ufficio squadra volante, che segue le operazioni da un'auto in borghese,le pattuglie su due ruote entrano ai Giardini Ducali, tra gli sguardi divertiti dei ragazzi che chiacchierano sulle panchine all'ombra. Sguardi che si fanno un po' perplessi quando gli agenti iniziano i controlli su alcuni cittadini di origine africana, che vengono perquisiti e interrogati. Uno di questi è privo di documenti e insospettisce i poliziotti, che lo caricano in macchina e lo portano in questura per accertamenti. La stessa sorte toccherà ad altre 4 persone.

Il nostro tour in compagnia dei Reparti anticrimine si conclude poi dopo le 19, con la perlustrazione del parco dei Torrazzi, una delle zone più periferiche e, sulla carta, meno problematiche. Come sempre avviene all'ingresso di un parco, il piccolo convoglio si separa e due coppie di moto entrano nell'area verde da ingressi opposti, per fornire alle volanti di supporto un quadro completo ed evitare che eventuali malintenzionati possano darsi alla fuga. Come nei piani, ai Torrazzi la situazione è pacifica e dà modo agli agenti di scambiare quattro chiacchiere con i cittadini che si trovano nel parco: un altro compito importante per infondere sicurezza ed al contempo raccogliere informazioni.

Qui si conclude il nostro viaggio, grondanti di sudore nonostante la maglietta e i pantaloncini al cospetto di divise impeccabili. Si fa inversione e si riporta la moto a casa, mentre le pattuglie completano il loro sopralluogo e rientrano in Questura. Il bilancio del pomeriggio, inevitabilmente abbastanza tranquillo visto il periodo dell'anno, è di 45 persone controllate, di cui 5 accompagnate in via Palatucci per accertarne l'identità. La Stradale ha invece fermato 18 veicoli, elevando 3 sanzioni al codice della strada. E da domani si ricomincia.

Controlli straordinari nei parchi - 06/08/2013

 

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