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Cronaca

Servizio civile nella Bassa, il Governo frena sulla disponibilità

La legge di stabilità in discussione alla Commissione Bilancio prevede di ridurre le risorse; per l’assessore Fabio Poggi “Occorre venga confermato il bando straordinario ma è a rischio la continuità dei progetti”

 

Sembrava tutto fatto, si aspettavano solo i dettagli tecnici: d’altronde, la pubblicazione del bando sembrava imminente. Invece per il Servizio civile che dovrebbe inserire 500 giovani volontari nelle zone terremotate, per aiutare la popolazione nel suo lento ritorno alla normalità, sono già nate le prime, serie difficoltà.

Possibile che un Governo si rimangi la parola data una volta che era già stato dato l’annuncio ufficiale del bando? Possibile, si tratta di fatti: la Commissione di Bilancio della Camera sta infatti pensando di ridurre le risorse da destinare al Servizio civile nel cratere, dopo che solo poche settimane fa il ministro Andrea Riccardi aveva annunciato di avere ufficialmente chiesto al Ministero dell’Economia di integrare la dotazione del Fondo nazionale fino a 120 milioni di euro all’anno per il triennio 2013/2015. Per Fabio Poggi, assessore comunale con delega al Servizio Civile e presidente del Copresc, l’associazione che si occupa direttamente del servizio, si tratta di un comportamento fortemente incoerente da parte del governo, che non riesce a continuità ai progetti avviati e non tiene conto delle ricadute locali degli eventuali tagli.

Infatti, dichiara il funzionario, “È ora assolutamente indispensabile che venga confermato lo stanziamento destinato al bando nazionale straordinario rivolto a 500 giovani, di preferenza residenti nelle zone terremotate dell’Emilia, che faranno servizio civile a sostegno delle popolazioni del cratere. Ma resta il rischio concreto di vedere sfumata la possibilità di dare continuità a quei progetti, a cui enti locali e associazioni accreditate stanno già lavorando; progetti che nascono oggi dall’emergenza terremoto, ma che per ottenere risultati duraturi, dovrebbero essere portati avanti negli anni a venire”.

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