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Cronaca

Trasporto locale, Seta prepara rincari e “contropartite”

Il Comune studia un piano da portare in Consiglio entro il 2014, ma i vertici Seta fanno intendere che i rincari dei biglietti e degli abbonamenti sono un fatto pressochè inevitabile. Odorici: “Definiremo contropartite per aumentare qualità del servizio”

Nonostante una certa 'prudenza' sul tema promossa dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, anche a Modena incombono i rincari dei biglietti degli autobus. Se ne parlerà entro l'anno con un piano generale sul tpl, che oltre a valutare rincari preveda precise 'contropartite' per gli utenti, da far dibattere in Consiglio comunale. A fine agosto, sull'adeguamento dei titoli locali al livello regionale Muzzarelli e la sua giunta avevano stoppato il gestore Seta (e chiesto al suo Cda di non eccedere nell'autonomia interna) ma a quanto pare, ormai, è solo una questione di tempo. L'assessore alla Mobilità del Comune di Modena, Gabriele Giacobazzi, oggi sul tema pesa le parole non potendo però escludere nulla.

"La discussione sul tema deve proseguire d'intesa con Reggio e Piacenza, gli altri soci. Si arriverà ad una soluzione condivisa, questo senza fughe in avanti o retromarce", è la premessa di Giacobazzi, interpellato, a margine dei lavori pomeridiani del Consiglio comunale. 

Il presidente di Seta, Pietro Odorici, ha sollecitato l'aumento del prezzo dei titoli di viaggio semplici da 1,2 a 1,3 euro nell'ambito del piano già pronto a fine agosto, quello che prevedeva un aumento dell'abbonamento urbano per gli over 26 da 260 a 280 euro e per gli under 26 da 200 a ben 260 euro. "A fronte di eventuali rincari definiremo delle contropartite, ad esempio in termini di qualità del servizio e di attenzione a fasce di utenti come gli anziani. Nelle richieste di Seta - ammette Giacobazzi - ci sono degli elementi di ragionevolezza, entro l'anno arriverà un pacchetto sul trasporto pubblico in Consiglio".

L'assessore modenese si dice comunque non preoccupato dai conti di Seta, nei cui bilanci l'aumento delle tariffe avrebbe un chiaro effetto distensivo. Se nel 2012 il deficit di Seta era salito a 3,5 milioni di euro, l'anno scorso si era riusciti ad arrivare ad un inaspettato piccolo avanzo (76.000 euro) nonostante un risultato di meno 900mila previsto a piano industriale.

Quest'anno si dovrebbe giungere ad un pareggio e poco più? "Il bilancio di Seta non è brutto, nelle previsioni aziendali è indicato un miglioramento e comunque non stiamo operando in perdita", sostiene Giacobazzi. Il quale, infine, nega al momento ogni altra idea di fusione con la parmense Tep: "Un'integrazione con Tep ora non è possibile, la Regione stava procedendo verso una sempre più stretta aggregazione di tutti i trasporti dell'Emilia-Romagna ma ora ci sono le elezioni. Aspettiamo la prossima giunta e vediamo", conclude l'assessore comunale alla Mobilità. (DIRE)

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