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Cronaca Caduti in Guerra / Viale Martiri Libertà, 38

Diritto alla casa, nella provincia di Modena è emergenza sfratti

Allarmanti i dati diffusi dall'Amministrazione provinciale: emessi nel 2011 1.320 provvedimenti di sfratto, contro i 1.256 del 2010, con un aumento del 5,1%. Causa principale l'impossibilità di pagare l'affitto

"Quella degli sfratti è una vera e propria emergenza per il nostro territorio". Difficilmente Emilio Sabattini avrebbe potuto usare parole diverse per descrivere i dati allarmanti presentati stamattina  in viale Martiri sugli sfratti nel nostro territorio: nel 2011 sono stati emessi 1.320 provvedimenti di sfratto, contro i 1.256 del 2010, con un aumento del 5,1%. Praticamente nella totalità dei casi (94,6%) la causa è l'impossibilità di pagare l'affitto. Queste statistiche sono state diffuse in occasione della presentazione del fondo straordinario da un milione di euro per far fronte al boom sfratti. Il Presidente della Provincia, inoltre, ha sottolineato come nel 2012 la situazione potrebbe ulteriormente aggravarsi a causa dell'"annullamento del fondo sociale per l'affitto" da parte del Governo e il calo di risorse a disposizione degli enti locali. Come spiegato dal Sindaco di Modena, Giorgio Pighi, "nel 2012 il fondo permetterà di salvare almeno 200 famiglie".

STATISTICHE - Dal 2005 ad oggi, l'andamento dei provvedimenti convalidati dal tribunale è in costante crescita, con un picco nel 2009 e una temporanea riduzione nel 2010, ma nel 2011 il trend ha ripreso a salire: si è passati infatti dai 788 provvedimenti esecutivi del 2005 agli 874 del 2006 (+10,9%), saliti a 934 nel 2007 (+ 6,8%), 1.136 nel 2008 e, nel 2009, addirittura 1.553 (+36,7% rispetto all'anno precedente). Dopo una temporanea frenata nel 2010 (1.256 provvedimenti emessi), il numero totale di sfratti ha ripreso a crescere l'anno scorso. Rispetto al numero totale di sfratti, è aumentata la percentuale dei casi riconducibili a morosità degli inquilini. Se nel 2011 l'incremento totale dei provvedimenti è stato del 5,1% rispetto all'anno precedente, la percentuale sale all'8% per i casi di morosità.

PROTOCOLLO SALVASFRATTI - La Provincia di Modena è corsa ai ripari con il "Protocollo Salvasfratti 2012", "strumento - come hanno spiegato i presidenti delle quattro Fondazioni presenti nel nostro territorio - che consentirà nell'immediato di dare una risposta a chi rischia di perdere la casa e al quale le quattro Fondazioni della provincia di Modena danno il loro sostegno convinto. Si tratta certo di una misura parziale e tuttavia indispensabile per tante famiglie che non possono aspettare la fine della crisi per vedere migliorare le loro condizioni". I destinatari del fondo, ha riferito Pighi, "sono le famiglie che causa della crisi economica si trovano in situazione di morosità, mentre i beneficiari del contributo sono i proprietari degli immobili per i quali sia già convalidata una procedura di sfratto presso il tribunale". Il contributo economico ai proprietari consentirà di sospendere, per un periodo di dodici mesi, l'esecutività degli sfratti convalidati per morosità. Saranno i Comuni a ritirare le domande, verificarne i requisiti di ammissibilità e erogare i contributi, che la Provincia trasferirà loro mensilmente.

REQUISITI - Per poter accedere al contributo, che potrà arrivare alla cifra massima di 6mila euro, in rapporto al reddito familiare, la famiglia colpita da procedura convalidata di sfratto dovrà avere un valore Isee non superiore a 10 mila euro. Dovrà inoltre attestare che almeno un componente si trova in cassa integrazione, mobilità, contratto di solidarietà, ha cessato l'attività o è stato licenziato a seguito di chiusura aziendale, riduzione del personale, licenziamento o dimissioni per giusta causa con ricorso alla direzione provinciale del Lavoro e iscritto al Centro per l'Impiego. I lavoratori autonomi o con partita Iva dovranno dimostrare di aver avuto un calo almeno del 30% del reddito. I beneficiari del contributo sono i proprietari degli immobili per i quali sia già convalidata una procedura di sfratto presso il tribunale. Per poterne usufruire, il proprietario dell'immobile dovrà impegnarsi a diminuire l'importo del canone d'affitto del 20% per l'anno di durata del contributo e a non proseguire nella procedura di sfratto esecutivo per lo stesso periodo. Il conduttore si impegna a versare la quota del canone di affitto non coperta dal contributo.

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