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Cronaca Carpi / Via Nuova Ponente

“Salute pubblica a rischio”, chiude il campo nomadi di Carpi

L'Ausl impone la bonifica dell'attuale campo nomadi: i residenti verranno trasferiti da via Nuova Ponente e smistati verso la scuola di Cortile e verso via Fuochi. Niente più bollette pagate dal comune, ma la polemica non si spegne

Svolta improvvisa per il campo nomadi di via Nuova Ponente a Carpi, da tempo al centro di molte polemiche per le spese sostenute dall'Amministrazione per le bollette dei residenti e per la volontà, più volte proclamata e mai realizzata di procedere allo smantellamento dell'area. Ma lo scorso 19 settembre è arrivata da parte dell'Azienda Usl una sentenza inequivocabile, per via della quale l'area dovrà essere forzatamente abbandonata. 

Infatti, a seguito di un sopralluogo compiuto dal Servizio Igiene Pubblica dell’Azienda Usl, è stato chiesto al Sindaco di Carpi di procedere “in tempi congrui e brevi” alla bonifica delle aree, che comprendono i posteggi delle roulotte in cui vivono 72 persone e l'edificio attiguo, ormai in stato di abbandono. Il sindaco Campedelli ha perciò firmato un'ordinanza, pubblicata sull'Albo Pretorio lo scorso 12 ottobre, nella quale vengono adottati i provvedimenti per lo sgombero e per la tutela della salute pubblica, che coinvolgeranno nei prossimi giorni le famiglie attualmente stanziate in via Nuova Ponente.

La soluzione adottata per i nuovi insediamenti, come si legge nell'ordinanza, è duplice. Una parte dei nomadi, riconducibili ad un unico nucleo di parentela, si sposterà in via Fuochi, dove dispongono della proprietà di un terreno agricolo. Qui si sposteranno perciò le roulotte, e verranno realizzate opere di urbanizzazione e allacciamenti alla rete elettrica ed idrica, le cui spese di utenza saranno poi a carico dei nomadi stessi.

Un'altra fetta di residenti sarà invece trasferita nella frazione di Cortile, in uno stabile di proprietà comunale: si tratta della vecchia scuola elementare, che verrà ristrutturata e resa agibile dopo i danni causati dal sisma del 2012. Qui i nomadi potranno abitare nei locali e posteggiare alcune roulotte, pagando una quota che possa coprire le spese di mantenimento all'interno dell'edificio pubblico.

Soluzioni che non hanno fatto tardare le polemiche e le prese di posizione, in particolare legate al nuovo insediamento nella scuola di Cortile. Se da un lato verrà sospesa l'erogazione di fondi per coprire le bollette, dall'altro spuntano resistenze da parte della comunità cortilese. Una dura presa di posizione è arrivato dal consigliere comunale Antonio Russo (Fratelli d'Italia), che nei mesi scorsi aveva guidato la protesta con una manifestazione sotto il Municipio per ottenere la chiusura del campo. “Per 30 anni abbiamo pagato con i nostri soldi le utenze al Campo Nomadi – ha scritto Russo - e oggi scopriamo che il Sindaco Enrico Campedelli era a conoscenza che i residenti del campo erano proprietari di "terreni ed immobili" in giro per Carpi. Metà vuole spostarli a Cortile senza chiedere nulla ai Cortilesi, in una scuola inagibile che non è stata nemmeno concessa ai terremotati senza casa. Se la notizia dello spostamento sarà ufficiale, inviterò i Cortilesi ad occupare la scuola. I problemi non si spostano, si risolvono”.

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