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Cronaca Carpi

Note discordi, furia Sinead O'Connor contro la sua manager carpigiana

L'artista irlandese muove pesanti accuse a Rita Zappador, la carpigiana che con la propria agenzia cura l'organizzazione dei concerti in giro per il mondo. Pietra dello scandalo le multe per l'annullamento di alcune date

Finirà sui banchi del tribunale la controversia che si è aperta nei giorni scorsi tra Sinead O'Connor, l'ormai 48enne talento indiscusso della musica irlandese, e la sua agente, la carpigiana Rita Zappador. L'artista, nota per il proprio temperamento impulsivo, ha scagliato i propri strali contro la manager a seguito del compenso ricevuto per tre date in Germania, che ammonta alla cifra di soli 500 euro.

Questa infatti la cifra riportata sul documento pubblicato su Facebook dalla cantante, a fronte di un introito di 47mila euro per ogni concerto. All'agenzia della Zappador, la Modus in Rebus, sono andati invece 11.200 euro, mentre il resto è stato suddiviso tra musicisti e staff. La O'Connor ha testualmente commentato di essere stata “ass raped” da Rita Zappador e ha dato mandato ai propri legali di fare causa all'agenzia italiana, ipotizzando l'accusa di frode.

Mentre gli uffici legali si preparano alla battaglia, la replica della Zappador non si è fatta attendere: “Innanzitutto è bene specificare che il mio ruolo è di booking agent, le cui funzioni dipendono interamente dalle decisioni del management. I rapporti con l'artista, le decisioni sulle date, sulle offerte eccetera sono esclusivo patrimonio del manager – ha dichiarato la Zappador a Repubblica - Per quanto riguarda le eventuali perdite della signora O'Connor queste dipendono esclusivamente dalle cancellazioni dei tour da parte dell'artista, che avvengono a ridosso delle date quando costi quali voli, hotel eccetera sono già stati sostenuti. Sfortunatamente, a fronte di solidissime polizze assicurative, non venendo fornite le certificazioni mediche necessarie e previste dalle condizioni delle coperture, non è possibile ottenere i rimborsi dalle società assicuratrici stesse". 

Proprio l'incostanza dell'artista irlandese sarebbe dunque alla base del “tagli” subiti. Nei mesi scorsi la O'Connor ha annullato diverse date, tra cui quelle previste in America Latina e a Roma, e per questo ha dovuto pagare pagare le penali. Ma, a suo dire, le sarebbero state chieste cifre superiori a quelle dovute. Soltanto il Tribunale potrà appurarlo.

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