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Cronaca Concordia sulla Secchia

Corruzione: svelato il sistema CPL, tra consulenze e subappalti

Francesco Simone, dal carcere di Poggioreale, apre il sacco. Quote societarie, consulenze fittizie e subappalti a ditte segnalata dagli amministratori pubblici che favorivano l'aggiudicazione degli appalti

A Napoli, dalle celle del carcere di Poggioreale, inizia a trapelare la verità sul "sistema corruttivo” messo in atto da CPL Concordia, in particolar modo in Campania. I magistrati stanno infatti interrogando le persone arrestare lo scorso 30 marzo, tra le quali l'ormai ex responsabile delle relazioni esterne della coop modenese. Francesco Simone sta infatti collaborando con i giudici, fornendo dettagli sugli affari di CPL e sui metodi illeciti per ungere politici e amministratori locali.

L'inchiesta, proprio sulla scorta delle dichiarazioni di Simone, si sta allargando anche all'isola di Procida, indicata come “modello” di sistema corruttivo. Simone lo ha definito addirittura un “protocollo ben collaudato”, che prevedeva la creazione ad hoc da parte di CPL di società di scopo per gestire l'appalto, coinvolgendo in parte delle quote societarie persone direttamente o indirettamente capaci di “mediare” per ottenere l'aggiudicazione dei lavori facendo pressioni sulla politica locale. Proprio quanto sarebbe avvenuto a Procia, con una quota all'ex sindaco Luigi Muro, in un'operazione gestita di persona dall'ex presidente Roberto Casari.

Ma Simone si è spinto oltre, spiegando anche altri meccanismi, non più basati sulle “semplici” mazzette versate ai politici o ai funzionari. CPL Concordia avrebbe infatti utilizzato metodi molto meno diretti, come consulenze e subappalti. In sostanza si tratta di foraggiare il politico amico – o un suo diretto emissario – attraverso la stipula di un contratto per una consulenza fittizia, mai realmente avvenuta, ma ugualmente stipendiata. Analogamente, sfruttando il buco nero dei subappalti, nei lavori venivano coinvolte società legate agli amministratori locali corrotti.

Le confessioni dell'ex responsabile delle relazioni esterne hanno quindi portato i PM ad approfondire le attività a Procida, dove i Carabinieri hanno eseguito perquisizioni e sequestri e dove l'ex sindaco Muro risulta appunto indagato.

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