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Cronaca Via Saragozza / Via San Geminiano, 3

Festival della migrazione interrotto dagli skinhead: "Speculate sull'invasione"

Azione dimostrativa di una trentina di attivisti dell'estrema destra, che stamane hanno fatto irruzione al Dipartimento di Giurisprudenza, dove è in corso il convegno. Esposto uno striscione e proclamati slogan, poi la situazione si è ricomposta senza conseguenze

E' stata una mattinata movimentata in via San Geminiano, sede del Dipartimento di Giurispridenza Unimore, dove è in corso in questi giorni il Festival della migrazione, una tre giorni di dibattiti e confronti su un tema di enorme attualità. Questa mattina si è svolto il convegno giuridico dal titolo "Noi e loro: dall’accoglienza alla convivenza inter-etnica", con la presenza di professori universitari e avvocati, il cui esordio ha subito però un'interruzione.

Poco dopo le ore 10, infatti, nella sala convegni hanno fatto irruzione una ventina di militanti del Veneto Fronte Skinheads, che hanno costretto a i presenti a fermare il dibattito. Gli attivisti di estrema destra hanno infatti esposto uno striscione con la scritta "Festival della migrazione, speculare sull'invasione" e hanno preso la parola scandendo slogan ad alta voce, distribuendo anche volenatini con un messaggio contro le politiche migratorie.

"L'Associazione culturale Veneto Fronte Skinheads con questa azione dimostrativa vuole attaccare simbolicamente ed apertamente tutte quelle associazioni e figure più o meno istituzionali che stanno speculando sull'accoglienza dei migranti economici, profughi o presunti tali soprattutto clandestini – si legge nella rivendicazione del gruppo - I motivi che portano questi traditori del popolo italiano ad accogliere senza nessun tipo di selezione masse di disperati da ogni angolo del terzo mondo sono i più svariati a seconda degli ambiti di competenza e del proprio tornaconto personale: politici, ministri, il Papa e isuoi vescovi, preti di provincia, assistenti sociali, privati cittadini, tutti alla ricerca di business milionari, che lucrano e speculano su una tragedia immane, rendendosi complici, se non addirittura responsabili, delle morti di poveri innocenti, "disperati" costretti ascappare non tanto da guerre, ma da economie imposte in ossequio al grande capitale, alla finanza internazionale e al turbocapitalismo".

L'azione non ha fortunatamente avuto particolari conseguenze, in quanto i manifestanti sono usciti autonomamente così come erano entrati, dopo una manciata di minuti, senza che si verificasse alcun disordine. Il convegno, dopo auqlche polemica, è quindi ripreso secondo i programmi, mentre del fatto sono state avvisate le forze dell'ordine, che hanno avviato un'indagine. Il blitz di questa mattina era per altro stato anticipato da due azioni condotte da Forza Nuova e dal gruppo Azione Identitaria, che la notte fra giovedì e venrdì scorso avevano esposto i rispettivi striscioni contro l'iniziativa.

Sui fatti sono intervenuti con una nota congiunta il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano ed il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza prof. Luigi Foffani che hanno dichiarato: “Condanniamo con fermezza quanto accaduto e confermiamo la nostra volontà di non cedere alle intimidazioni, proseguendo lungo la strada della promozione e organizzazione di liberi e democratici dibattiti, aperti al mondo accademico e studentesco, così come all’intera cittadinanza, su tematiche di approfondimento scientifico e culturale di grande rilievo sociale e politico. Questo è il nostro modo di intendere la cosiddetta Terza Missione dell’Università, nello spirito di quel “public engagement” che gli Atenei sono chiamati ad esercitare nel rapporto con il territorio e la cittadinanza, e da questo impegno civico non intendiamo venire meno”.

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