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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Formigine

Firem, sospeso il sit-in dei lavoratori davanti ai cancelli dell'azienda

Grazie alla mediazione del Prefetto di Modena l'azienda i lavoratori dell'industria formiginese hanno accettato di sospendere le proteste in attesa che la dirigenza saldi gli stipendi arretrati. La Fiom: “Vigileremo e auspichiamo convergenza sul piano industriale”

Tregua nel presidio dei lavoratori Firem, che dalla scorsa settimana protestano sotto la sede amministrativa dell'azienda: a mediare è stato di nuovo il Prefetto di Modena, Michele Di Bari, e per due giorni, in attesa dei pagamenti promessi, i lavoratori sciolgono la protesta. Dopo il tentativo di fuga in Polonia della scorsa estate, bloccato dalla protesta permanente degli operai davanti ai cancelli della fabbrica, e dopo l'intervento dello scorso mese con cui il Prefetto che costrinse l'azienda ad una prima mediazione per tentare il rilancio dello stabilimento di Formigine, ora le trattative si sono arenate sul pagamento di una mensilità arretrata.

Da giorni il sit-in degli operai si era spostato dalla sede di Formigine sotto i cancelli della sede modenese, ma i lavoratori riuniti stamattina in assemblea hanno accettato la mediazione proposta dal Prefetto sulla vertenza aziendale, in base alla quale l'azienda si impegna a versare mercoledì prossimo il 50% del saldo della mensilità di luglio, e il rimanente nei primi giorni del mese di novembre.

In base a questi impegni i lavoratori si impegnano a sciogliere il presidio per la giornata di oggi e domani. “Ma mercoledì 23 ottobre i lavoratori della Firem si ritroveranno in via Sassi a Modena, davanti alla sede amministrativa - fa sapere la Fiom di Modena - per verificare il rispetto degli impegni presi dall'azienda, e in caso fossero disattesi i lavoratori ripartiranno con il presidio davanti alla sede modenese della Firem”. Il sindacato si augura che questa nuova “dimostrazione di responsabilità da parte dei lavoratori possa essere d'aiuto in vista del prossimo incontro in Regione previsto per inizio novembre, per trovare la convergenza su un piano industriale che mantenga il sito produttivo sul territorio modenese con tutti i lavoratori oggi attualmente in cassaintegrazione”.

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