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Cronaca

Ricercato per la morte di Alice Neri, il 29enne nega ogni responsabilità

Il giovane tunisino si troverebbe in Svizzera. Avrebbe approfittato di un passaggio verso casa da parte della 32enne, ma nega di essere coinvolto nell'omicidio. Ancora molti interrogativi aperti

E' stato emesso un mandato di cattura europeo nei confronti del cittadino tunisino di 29 anni indagato nell'inchiesta sull'omicidio di Alice Neri. Nelle ultime giornate l'attenzione degli inquirenti si era concentrata sullo straniero, la cui abitazione a Fossa di Concordia era stata perquisita dai Carabinieri alla ricerca di elementi utili all'indagine.

Il giovane si trovava infatti presso lo stesso bar nel quale Alice ha trascorso la serata di giovedì, ultimo luogo nel quale si hanno notizie di lei da viva.

Il 29enne avrebbe lasciato l'Italia nelle ore immediatamente successive al delitto, insieme alla donna - una giovane di origine greca - che ha sposato da pochissimo tempo. Attualmente si troverebbe in Svizzera.

Raggiunto telefonicamente dalla Gazzetta di Modena, il tunisino ha negato ogni addebito, negando di essere coinvolto nell'omicidio. Ha spiegato che quella sera tra il 17 e il 18 novembre si trovava effettivamente allo Smart Cafè di Concordia, di aver fumato e bevuto e di aver poi chiesto un passaggio verso casa (a Vallalta di Concordia) ad una donna bionda che non conosceva. Una volta riaccompagnato, intorno alle ore 2, sarebbe quindi rincasato.

Una versione che ora toccherà agli inquirenti verificare. Lo stesso 29enne ha dichiarato di essere pronto ad andare alla polizia per farsi identificare e fornire la propria versione dei fatti. Dichiarazioni attese alla prova dei fatti da parte della magistratura modenese.

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