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Cronaca Campus Universitario / Via Giuseppe Campi

Via Campi: spacciatore in scooter arrestato al semaforo

Dopo essersi fermato all'incrocio con strada Vignolese, un pusher è stato circondato e arrestato dalla Squadra Mobile: nel sottosella sono stati rinvenuti 500 grammi di eroina dal valore di oltre 30mila euro

Semaforo rosso. Il flusso veicolare si ferma. Una scena assolutamente normale per una strada trafficata, ma ieri sera si è verificato un fuori programma in via Campi: intorno alle 19, all'incrocio regolato da semaforo con strada Vignolese, dopo avere rallentato ed essersi fermato, il conducente di un motorino è stato circondato e arrestato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Modena che lo avevano fino a quel momento pedinato: M. Q., marocchino 35enne regolare sul territorio nazionale con precedenti per droga, è stato trovato in possesso di un panetto di 500 grammi di eroina dal valore complessivo di oltre 30mila euro. Lo stupefacente era nascosto nel sottosella del suo veicolo assieme a diversi telefonini con cui intratteneva i rapporti con i clienti.

Come riferito dall'ispettore capo Francesco Camarda, l'uomo da tempo era finito nel mirino della polizia di stato per la sua attività di spaccio in zona via Emilia Ovest, via Rainusso e parco Ferrari: "Era già stato fermato a giugno - ha spiegato - ma la quantità di droga trovatagli nelle tasche non è stata sufficiente per eseguire un arresto con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio, ma solo per una denuncia a piede libero". Curioso il frangente in cui ieri sera si è svolto l'arresto: "L'intervento degli operatori - ha raccontato Camarda - ha comprensibilmente suscitato lo stupore degli automobilisti anche perché non capita tutti i giorni di assistere a un arresto con questa dinamica. Quando poi i poliziotti si sono qualificati e hanno spiegato cosa fosse appena successo, in strada è scattato l'applauso". Se il 35enne, in precedenza, era abbastanza appariscente per clienti e inquirenti grazie all'utilizzo di un vecchio maggiolone giallo, da qualche settimana aveva iniziato a muoversi in città in scooter: "Ciò comporta numerosi problemi - ha aggiunto il capo di gabinetto Francesco Panetta - oltre alla normale agilità di movimento del mezzo, c'è anche il problema dell'identificabilità del conducente, resa quanto mai problematica dall'utilizzo del casco". Le indagini che hanno portato all'arresto di questo pusher sono tutt'altro che concluse: sono in corso ulteriori accertamenti per capire a chi fosse destinata l'ingente partita di droga posta sotto sequestro.

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