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Cronaca

Droga, i Carabinieri tracciano la mappa del mercato modenese

Tre nuovi arresti per spaccio nella giornata di ieri: da inizio anno sono finite in manette per fatti legati agli stupefacenti ben 57 persone in tutta la provincia. Gang italiane e straniere uniscono le forze per controllare il mercato. Calano i prezzi e ritornano le droghe pesanti

Il contrasto allo spaccio di droga è una delle priorità in cima alla lista del Comando Provinciale dei Carabinieri di Modena. Le azioni di contrasto non sono solo indirizzate a colpire i canali di approvvigionamento e individuare così i fornitori di partite di stupefacente, ma anche a contrastare la rete di spaccio al minuto, che, in una sorta di circolo vizioso diventa, a monte, stimolo a perpetrare furti e rapine

Nella tarda serata di ieri, due cittadini tunisini sono stati arrestati a Modena, nelle vie San Faustino e Moreali, per spaccio di stupefacenti, in distinte operazioni condotte dai Carabinieri della Compagnia di Modena e da quelli del Reparto Operativo. Complessivamente sono stati sequestrati 15 gr. di cocaina e 3.000,00 € provento dell’attività illecita.  A Fanano invece i Carabinieri della Stazione locale hanno arrestato un 19enne disoccupato, nella cui abitazione i militari hanno rinvenuto 25 gr. tra hashish e marijuana oltre a tre piante di canapa indiana.

Queste tre persone sono solo le ultime in ordine di tempo rispetto alle 57, di cui 44 straniere, che sono finite in manette dall'inizio dell'anno. Sono poi stati sequestrati circa mezzo kg. di cocaina, più di un kg. di eroina, 400 gr. di hashish, 80 gr. di marijuana e soprattutto 150 gr. di shaboo, una droga sintetica particolarmente pericolosa in quando induce uno stato di dipendenza sin dalle prime assunzioni, provocando danni fisici irreparabili. Al momento è la più costosa sul mercato, potendo raggiungere i 400 € al grammo.

LA RETE - L’attività investigativa condotta consente anche di tracciare un quadro di situazione con riferimento alle fasi di approvvigionamento, spaccio al minuto e categorie di assuntori. In particolare, a livello di approvvigionamento, si rileva come il traffico degli stupefacenti sia gestito dalla criminalità organizzata italiana in sinergia con gruppi criminali stranieri (prevalentemente albanesi, turchi), ai quali viene demandata l’introduzione dello stupefacente in Italia. L’attività di spaccio al dettaglio è invece appannaggio di nord africani, in prevalenza marocchini e tunisini.

IL CONSUMO - Con riferimento invece agli assuntori, si può dedurre che il ricorso alle droghe sia un fenomeno particolarmente preoccupante: è riscontrabile anche in ambienti sociali e culturali elevati, circostanza che di fatto porta a “nascondere” la gravità del problema (ad esempio, non si notano più in giro i classici tossicodipendenti che portano addosso i segni evidenti dell’uso dello stupefacente) e nei cui ambiti si evidenzia il ricorso alle cosiddette droghe “ricreative” (cocaina e meta anfetamine), favorito dal calo del prezzo al dettaglio delle droghe “pesanti”, con conseguente diffusione dell’uso anche di cocaina tra i teenager, per la facilità a reperire lo stupefacente tramite amici e conoscenti. Di fatto non c’è più differenza tra spacciatore ed assuntore, spesso l’acquisto è “cumulativo”, dettato dall’incarico all’acquisto ad un unico soggetto da parte del gruppo di assuntori.

FAI DA TE - Dopo decenni, grazie al basso costo si registra una nuova diffusione dell’eroina, che non viene più assunta in vena ma “sniffata” come la cocaina o “fumata” come l’hashish e la marijuana. Inoltre, il frequente ritrovamento di piante di marijuana o canapa indiana, in particolare nella zona appenninica, evidenzia come il “fai da te” stai trovando terreno fertile.

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