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Cronaca

Controlli e arresti crescono esponenzialmente, un 2017 di superlavoro per i Carabinieri

Alcuni dati di un anno di attività dell'Arma modenese sottolineano la crescita davvero esponenziale dell'attività di prevenzione e di repressione in tutta la provincia. Senza dimenticare il grande impegno per la formazione

E' tempo di bilanci di fine anno anche per l'Arma dei Carabinieri. Il Comandante provinciale, colonnello Giovanni Balboni, ha analizzato questa mattina insieme alla stampa locale i dati più significativi dell'attività operativa del 2017, che coincidono anche con il primo anno del suo stesso comando, iniziato nel novembre del 2016. Balboni, più che al singolo dato numerico, ha voluto dedicare attenzione al rapporto fra Arma e territorio, per far risaltare quella che in termini di sicurezza è missione stessa dei carabinieri: "Vogliamo dare alla gente la percezione che ci siamo e che lavoriamo seriamente".

Per farlo sono state seguite alcune direttrici di impiego, mirate su quei fenomeni criminali che più contraddistinguono la nostra provincia: quello della droga e quello dei dei reati predatori. In termini assoluti - e limitatamente a quanto rilevato dall'Arma - si è assistito ad un calo dello 0,7% dei reati su base annua. La media è ricavata dal calo di crimini come rapine (-16,5%), furti (-5,8%) e ricettazione (-18,4%), ma controbilanciata dall'aumento esponenziale delle truffe e delle frodi commesse sul web (+9.8), nonché dello spaccio di droga (+30.9%, con quasi 200 chili sequestrati), anche se quest’ultimo dato corrisponde anche ala più incisiva azione di contrasto messa in campo.

A testimonianza dell'efficacia delle varie articolazioni territoriali dei Carabinieri, alla sostanziale stabilità dei reati segue un aumento considerevole degli arresti e delle denunce. In manette sono finite ben 490 persone, vale a dire il 33,2% in più del 2016, mentre le denunce sono state 4.222, in aumento del 12,3%. Molto importante anche l'incremento dei casi risolti con successo sul totale di quelli denunciati: sono stati il 4,8% in più rispetto ad un anno fa.

Come si è arrivati a questi ottimi risultati operativi? Le ragioni sono tante e difficili da individuare, ma a farla da padrona è stata sicuramente la prevenzione. Lo testimoniano i dati davvero alti dei controlli eseguiti in tutti i comuni modenesi. Sono infatti state fermate e identificate ben 81.000 persone e controllati 55.000 veicoli, vale a dire il 40% e il 50% in più rispetto al 2016. Numeri che rendono insindacabilmente più concreta e pervasiva la presenza delle pattuglie sul territorio. Non è un caso, purtroppo, che durante l'anno siano rimasti feriti in servizio ben 32 militari, alle prese con una criminalità mai arrendevole.

Ma le attività dell'Arma hanno coinvolto anche la formazione, elemento chiave per far crescere la consapevolezza nei cittadini dei rischi legati alla sicurezza. Sono stati 6.000 gli studenti di ogni ordine e grado incontrati dai Carabinieri nelle scuole, 200 gli incontri tenuti nelle parrocchie e 150 in circoli e locali pubblici, per fornire riferimenti chiari sia ai più giovani che alla popolazione anziana. Soddisfazione dunque per il Comando Provinciale, la cui attività prosegue incessante e conta tante altre sfaccettature non certo riassumibili in un bilancio di fine anno.

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